Visitare il Kruger Park, il parco nazionale più famoso del Sudafrica, è l’esperienza perfetta per andare alla scoperta degli animali più grandi del pianeta.

Il Kruger Park è una delle motivazioni principali per organizzare un viaggio nell’est del Sudafrica. Il parco è facilmente raggiungibile da Johannesburg, dove si trova uno degli aeroporti internazionali del Paese: da qui partono infatti voli verso Nelspruit e autobus, ma anche tour organizzati. L’alternativa (che ho adottato io) è raggiungere il Kruger Park con una macchina a noleggio; io l’ho fatto tramite AutoEurope (www.autoeurope.it), un motore di ricerca, che ci ha indirizzate poi sulla compagnia di noleggio più economica. La scelta finale è ricaduta su una Ford Fiesta a km illimitati e con azzeramento della franchigia, per 6 giorni, a 120€.

Il parco si può girare liberamente con un mezzo proprio, rispettando alcune regole fondamentali, come il divieto assoluto di scendere dal mezzo se non nelle aree di sosta o all’interno dei campi dove dormire, il limite di velocità che dev’essere ridotto al massimo a 30km/h, la richiesta di non fare rumori per spaventare gli animali, sia con la voce che con la macchina. Detto questo, ci si può avventurare all’interno dell’immenso parco, ampio quasi 20.000kmq, e attraversato da più di 400km di strada tra l’entrata nord e quella sud.

Il territorio del Kruger è suddiviso tra la parte pubblica e le riserve private (per queste ultime dovete mettere in conto un budget più alto, io sono stata nella parte pubblica). La parte pubblica può essere a sua vota divisa in tre aree: il Kruger meridionale, dove va la maggior parte dei visitatori e dove si trova la maggiore concentrazione di animali, il Kruger centrale e il Kruger settentrionale, con meno animali ma con una natura selvaggia e incontaminata. Se arrivate in auto da Johannesburg avete accesso più facile alle prime due zone.

All’interno del parco, disseminati nelle diverse zone, ci sono i Rest Camp dove dormire o mangiare. I campi sono ben attrezzati, con piscine, ristoranti, benzinai, lavanderie, e offrono soluzioni variegate, dalla tenda da campeggio al bungalow, con diverse stanze e caratteristiche.

I campi, così come tutto il National Park, sono gestiti da SANParks. Trovate la mappa qui sotto, alla fine dell’articolo. Sul sito ufficiale https://www.sanparks.org/parks/kruger/ si possono prenotare le diverse soluzioni per pernottare e i safari da fare (vi consiglio caldamente il safari al tramonto, mentre non mi è piaciuto il safari mattutino a piedi con i rangers). Io sono andata nella prima settimana di dicembre e ho prenotato a fine ottobre, trovando parecchia disponibilità; tuttavia i posti vanno a ruba, soprattutto durante i periodi delle vacanze. Ricordatevi che – per ovvie ragioni di sicurezza – i Rest Camp chiudono verso l’orario del tramonto e riaprono all’alba, per cui la sera dovete assolutamente essere dentro in tempo.

La mia scelta sui campi è ricaduta sul Lower Sabie Rest Camp (bungalow con due letti, cucina e veranda, bagno e wc interno: circa 65€) e sul Skukuza Rest Camp ( bungalow con due letti, senza cucina, con veranda chiusa, bagno e wc interno: circa 60€). In entrambi i Camp ho preferito mangiare al ristorante.

All’interno dei due Camp ho prenotato anche due attività: Safari serale (partenza 16.30, durata 3 ore) per 2 persone a 30€ totali, Safari a piedi all’alba (partenza 4.00, durata 4 ore) per 2 persone a 55€ totali.

Una volta che siete usciti dai Rest Camp con la vostra macchina, potete partire per esplorare il Kruger Park (mi raccomando, seguite le regole fondamentali!). Vi consiglio di pianificare le strade che vorrete percorrere e di valutare soprattutto i tempi, tenendo conto sia dei limiti di velocità ma anche del tempo di appostamento per ammirare gli animali, soprattutto per arrivare in tempo alla tappa successiva (i Rest Camp chiudono al tramonto, di solito attorno alle 18).