Itinerario di una settimana alla scoperta dell’Uzbekistan, il paese dell’Asia Centrale, lungo la leggendaria Via della Seta.
Samarcanda, la “città ricca” nonché la più antica dell’Asia Centrale, Bukhara, centro della poesia e della fiaba, Khiva, la città turchese, Tashkent, la “capitaledi pietra”. Il viaggio in Uzbekistan è un alternarsi continuo di madrasse e musei, mausolei e moschee, palazzi e minareti. La prolungata convivenza con il comunismo ha fatto perdere parte delle tradizioni ma percorrere l’antica Via della Seta trasporta ugualmente nel passato, all’epoca delle carovane e di Tamerlano.
Vi racconto i dettagli tecnici del mio viaggio in questo paese! Il viaggio è stato organizzato grazie a Viaggi Giovani, la mia agenza di fiducia.
Uzbekistan, come arrivare
Io ho volato con Turkish Airline da Venezia (con scalo a Istanbul), arrivando a Tashkent, l’aeroporto della capitale, e ripartendo da Urgench, nel nord-ovest del paese.
Il mio itinerario di sei giorni
Tralasciando il primo e l’ultimo giorno, dedicati al viaggio in aereo, questo è stato il mio programma di viaggio in Uzbekistan per una settimana.
Giorno 1 – Tashkent, visita della città vecchia (Mausoleo Kafal Shashi, Madrassa di Barakkhan, Moschea Tillya Sheykh, Madrasa Muyi Muborak, Moschea Juma, Bazar Chorsu, Madrassa Kukeldash, Moschea di Khodja Akhrar), visita al Museo delle Arti Applicate. In serata, trasferimento in treno a Samarcanda (2 ore, treno super).
Giorno 2 – visita di Samarcanda (mausoleo Gur-e-Amir, Registan, Madrasa Ulugbek, Madrasa Sher Dor, Madrasa Tilla-Kori, Moschea di Bibi-Khanim, Mausoleo Shah-i-Zinda, Osservatorio di Ulugbek). Qui trovate il mio racconto su cosa vedere nel dettaglio a Samarcanda: Samarcanda, cosa vedere nella leggendaria città dell’Uzbekistan.
Giorno 3 – proseguimento della visita di Samarcanda (museo archeologico di Afrosiab, Mausoleo Daniar). Successivamente trasferimento a Bukhara e prima visita dei dintorni della città (Sitorai-Mokhi-Khosa, Sheikh Bakhauddin Nakshband).
Giorno 4 – visita di Bukhara (Madrassa Chor Minor, Madrasa di Nodir Devan Beghi, Madrasa Kukeldash, Moschea Maghoki-Attar, Minareto e Moschea Kalyan, cittadella dell’Ark, Moschea Bolo-khauz, Mausoleo Chashma Ayub). Qui trovate il mio racconto su cosa vedere nel dettaglio a Bukhara: Bukhara, alla scoperta della città nobile dell’Uzbekistan.
Giorno 5 – trasferimento da Bukhara a Khiva attraverso il deserto Rosso (Kyzilkum).
Giorno 6 – visita di Khiva (complesso Ichan Kala, Mukhammad Aminkhan, Minareto Basso, Konya Ark, Madrasa Mukhammad Rakhimkhan II, Mausoleo Said Alauddin, Mausoleo Pakhlavan Makhmud, Madrasa e Minareto di Islam Khodja, Moschea di Juma, Prima Scuola Russa, Casa di Pietra, Caravanserraglio, Madrasa Allakulikhan, Moschea Bianca, Bagno Turco).
Ripensando al mio viaggio, credo valga la pena dedicare una giornata in più a Tashkent.
Uzbekistan, dove dormire
Questi sono gli hotel dove ho dormito: Hotel Navruz, a Tashkent – Izumrud Palace, a Samarcanda – Porso Boutique, a Bukhara – Muso Tura Boutique, a Khiva.
Cosa e dove mangiare
La cucina Uzbeka ha sapori e ricette molto vicine a quelli dell’Est Europa e della Russia. Come buona parte delle cucine di questa zona del mondo, anche quella uzbeka prevede largo uso di riso, condimenti saporiti, verdure e legumi, yogurt e carni grigliate.
Il piatto tipico e nazionale per eccellenza è senza dubbio il plov (chiamato anche palov o pilaff). E’ un piatto saporito, composto da riso con carne bollita (a volte fritta), cipolle, carote, uva passa, mele cotogne, piselli e uova di quaglia. La ricetta varia da regione a regione, ma anche da famiglia a famiglia. Si dice che durante le feste tradizionali vengano cucinati anche 100 kg di pilaf per più di 1000 persone, tutti insieme dentro ad un grosso pentolone. Una tradizione che va avanti da secoli, soprattutto durante i matrimoni. Io l’ho assaggiato preparato in un ristorante a gestione familiare, preparato dentro un enorme pentola dalla anziana padrona di casa.
Altri cibi tipici sono il Nan, il pane che è diverso in ogni regione, il Lagman, una zuppa-brodo con tagliolini tipo noodle e verdure, i Manty, ravioloni cinesi cotti al vapore. Molto usati sono anche i formaggi, soprattutto freschi e non stagionati. come il Katyk, yogurt con latte acido e lo Suzma. Infine i Samsa, un altro piatto che si trova ovunque anche per strada, dei fagottini di pasta sfoglia ripieni di carne bollita, cipolle e verdure (ce ne sono diverse varianti, anche con altri ingredienti come il formaggio o la zucca).
Tra i posti dove ho mangiato, ve ne segnalo due dove ho mangiato bene.
A Bukhara, Restaurant Old Bukhara, posto molto scenografico e tipico, dove mangiare ottima carne, verdure e tutto il cibo tipico dell’Uzbekistan.
A Samarcanda, il ristorante Xan Atlas, con cucina tipica. Anche questo è frequentato sia da turisti ma anche da parecchi uzbeki.
Se volete vedere le mie foto dell’Uzbekistan, le trovate nel mio spazio Flickr dedicato.
Se siete su Instagram e volete guardare le mie storie su questo viaggio, questi sono i link: