Fondata da Alessandro Magno, la città di Alessandria è una delle città più moderne dell’Egitto, nonostante mantenga il fascino della sua storia.
Situata a 2 ore e mezza a nord de Il Cairo, questa meravigliosa città è spesso dimenticata in una visita in Egitto. Durante il mio ultimo giorno nella terra dei faraoni, ho deciso di fare una gita di un giorno in questa città storica che un tempo era il centro della conoscenza del mondo occidentale. Ho raggiunto Alessandria da Il Cairo in treno, comprando il biglietto sul sito delle ferrovie egiziane; è sufficiente pagare con la carta di credito, stampare il biglietto e farlo vedere al controllore.
Un po’ di storia di Alessandria
Quando Alessandro Magno arrivò qui, nel 332 a.C., ordinò di costruire una città che portasse il suo nome. Non vide mai però la sua realizzazione perchè lasciò Alessandria nel 331 a.C. e morì a Babilonia otto anni dopo senza fare più ritorno sulle coste del Mediterraneo. Si narra che Tolomeo portò qui la salma di Alessandro Magno e che la seppellì in una tomba, ma se ne è persa ogni traccia. La città raggiunse il suo massimo splendore dal 304 al 226 a.C., nel regno dei primo tre Tolomei.
Cosa vedere ad Alessandria d’Egitto?
Bibliotheca Alexandrina
La Bibliotheca Alexandrina è sia una commemorazione della Biblioteca di Alessandria che è andata perduta nell’antichità, sia un tentativo di riaccendere qualcosa dello splendore che questo precedente centro di studio ed erudizione rappresentava. L’idea di far rivivere la vecchia biblioteca risale al 1974, quando un comitato istituito dall’Università di Alessandria scelse un appezzamento di terreno per la sua nuova biblioteca, tra il campus e il lungomare, vicino a dove un tempo sorgeva l’antica biblioteca.
E’ una biblioteca trilingue e contiene libri in arabo, inglese e francese; nel 2010 ha ricevuto una generosa donazione di 500.000 libri dalla Biblioteca Nazionale di Francia, che la rende la sesta più grande biblioteca francofona del mondo. La sala di lettura principale si trova sotto un tetto di vetro alto 32 metri, inclinato verso il mare come una meridiana, dal diametro di circa 160 metri. Le pareti sono di granito grigio di Assuan, scolpite con 120 diversi scrittori. La biblioteca è enorme, ha spazio sugli scaffali per otto milioni di libri e una sala di lettura principale su undici livelli a cascata.
Cattedrale copta ortodossa di San Marco
E’ la sede storica del Papa di Alessandria, il capo della Chiesa copta ortodossa. Si dice che la cattedrale si trovi sul sito della chiesa fondata da San Marco Evangelista nel 60 d.C.; Marco fu il primo vescovo di Alessandria. convertì molte persone al cristianesimo e compì diversi miracoli.
Museo Nazionale di Alessandria e Museo delle Belle Arti
Inaugurato il 31 dicembre 2003 da Hosni Mubarak, il Museo Nazionale di Alessandria è ospitato nel vecchio Palazzo Al-Saad Bassili Pasha, che era uno dei più ricchi mercanti di legno di Alessandria. Contiene circa 1.800 reperti che narrano la storia di Alessandria e dell’Egitto; la maggior parte di questi pezzi era custodita in altri musei egizi. Il museo si concentra principalmente su tre collezioni: antico egizio, copto e mondo musulmano.
Il Museo delle Belle Arti presenta una grande collezione di dipinti, sculture e varie opere d’arte, sia di artisti egiziani che internazionali. Il Museo è noto per la Biennale di Alessandria, che mette in mostra opere provenienti dai paesi del Mediterraneo. E’ aperto tutti i giorni durante la settimana, tranne il venerdì.
Antico Anfiteatro Romano
Costruito nel IV secolo d.C., è un’opera d’arte straordinaria con una capacità di 800 posti a sedere. Era un luogo per esibizioni musicali e vari concorsi, vi si svolgevano anche i giochi del Gladiatore. L’Anfiteatro si trova in una dei viali più importanti della città, Sharia An-Nabi Daniel, dove si trovano moltissimi negozi (anche catene di provenienza europea) e un pittoresco mercatino dei libri, che vengono esposti dovunque, perfino sui marciapiedi.
Nei pressi del viale si trova la Grande Sinagoga, presidiata dai militari e non aperta ai visitatori. Gli ebrei hanno sempre vissuto ad Alessandria, la comunità ha raggiunto anche 40.000 persone, rientrate poi in Israele successivamente alla creazione dello Stato.
Catacombe di Kom el Shoqafa
Sito archeologico antico su tre livelli, di cui uno ora completamente sott’acqua, che ospita una serie di tombe alessandrine, statue e oggetti archeologici del culto funerario faraonico con influenze ellenistiche e della prima Roma imperiale. e catacombe furono chiamate Kom El Shoqafa, che significa Tumulo dei Cocci, perché l’area conteneva un tumulo di frammenti di terracotta che consisteva principalmente in vasi e oggetti fatti di argilla appartenenti a coloro che visitavano le tombe, che portavano cibo e vino per il loro consumo durante la visita, ma non volevano riportarli a casa da questo luogo di morte perchè i defunti li potessero rompere. Le Catacombe sono, secondo alcune liste, anche una delle sette meraviglie medievali del mondo. Una delle loro caratteristiche più raccapriccianti è la cosiddetta Sala di Caracalla: secondo la tradizione, questa è una camera funeraria di massa per gli esseri umani e gli animali. massacrati per ordine dell’imperatore Caracalla.
Serapeo e Colonna di Pompeo
Il Serapeo è un tempio costruito da Tolomeo III e dedicato a Serapide, il dio sincretico ellenistico-egiziano che fu protettore di Alessandria. Il Serapeo era il più grande e magnifico di tutti i templi nel quartiere greco di Alessandria. Oltre all’immagine del dio, il recinto del tempio ospitava una collezione derivata della grande Biblioteca di Alessandria. Fu distrutto da una folla cristiana (o da soldati romani, non è chiaro) nel 391.
La Colonna di Pompeo è la più grande colonna trionfale romana costruita al di fuori delle capitali imperiali di Roma e Costantinopoli, una delle più grandi colonne monolitiche mai erette nella storia, uno dei monumenti antichi più noti ancora in piedi ad Alessandria oggi. Si trova sull’antica acropoli di Alessandria – una modesta collina situata adiacente al cimitero arabo della città – ed era originariamente parte di un colonnato del tempio. Compreso il suo piedistallo, è alta 30 metri; l’albero è di granito rosso lucido, il diametro alla base è di 2.7 metri che si affusolano fino ai 2.4 metri nella parte superiore.
La struttura fu saccheggiata e demolita nel IV secolo quando un vescovo decretò che il paganesimo doveva essere sradicato. “Colonna di Pompeo” è un termine improprio, in quanto non ha nulla a che fare con Pompeo, essendo stata eretta nel 293 per Diocleziano, forse in memoria della ribellione di Domizio Domiziano.
Porto orientale di Alessandria
Il porto di Alessandria è costituito da due porti (a est il Porto Grande dove si affiancava il Palazzo reale, a Ovest l’Eunosto o porto del “buon ritorno”) separati da una penisola a forma di T. Situato lungo la parte principale della costa mediterranea di Alessandria, è un bellissimo porto nonché una delle attrazioni più interessanti della città. Il porto orientale è poco profondo e non navigabile da grandi navi e offre splendide viste panoramiche sul Mar Mediterraneo, soprattutto la sera. All’estremità orientale della baia si staglia il Forte di Qaitbey, oggi sede del Museo navale e privo da tempo di ogni funzione militare.
Cittadella di Qaitbay
Fortezza difensiva del XV secolo costruita sulle rovine del Faro di Alessandria, che era una delle sette meraviglie del mondo antico. Fu fondata nel 1477 d.C. dal sultano Al-Ashraf Sayf al-Din Qa’it Bay ed era considerata una delle roccaforti difensive più importanti, non solo in Egitto, ma anche lungo la costa del Mar Mediterraneo. Dopo la rivoluzione del 1952 le truppe navali egiziane trasformarono l’edificio in un museo marittimo.
Anfushi, la vecchia zona turca
E’ uno dei quartieri più autentici di Alessandria, molto popolato, con palazzoni alti e un pochino decadenti e un fantastico mercato lungo la strada principale. Sono pochi i turisti che si addentrano in questa zona, che invece merita di essere esplorato per scoprire l’anima autentica della città.
Nei pressi del mercato si trova la Cattedrale di Santa Caterina: qui è sepolto Vittorio Emanuele III di Savoia, morto ad Alessandria nel 1947, durante il suo esilio. Questa zona è molto presidiata dalla polizia e vi si trovano anche altre chiese cristiane.
Nella zona si trovano anche le Tombe Anfushi, di cinque tombe che risalgono al III secolo a.C., splendidamente decorate con graffiti egiziani e immagini incredibili che vale la pena vedere. Le tombe furono scoperte tra il 1901 e il 1921.
Moschea di Abu el-Abbas el-Mursi
Una delle moschee più significative e meravigliose della città di Alessandria, fu costruita nel 1775 dagli algerini sulla tomba del santo di Murcia Andalusanal-Abbas e successivamente restaurata nel 1942. La Moschea a pianta ottagonale è alta 23 metri e ha un meraviglioso minareto.
Altre attrazioni si trovano proseguendo sul lungomare lasciandosi alle spalle la città è oltrepassando la Bibliotheca Alexandrina. Vediamole assieme.
Tombe di Chatby
Sono considerate le tombe più antiche di Alessandria, costruite su modelli di case greche, presentano la porta che porta ai corridoi e alle due camere.
Moschea di Ali Ibn Abi Talib
Situata a Somouha, è considerata una delle moschee più significative e belle di Alessandria. Ali Ibn Abi Talib nacque nel luogo santo della Mecca e dedicò la sua vita all’Islam. Nei paesi musulmani è considerato una persona molto coraggiosa, intelligente e totalmente devota all’Islam.
Moschea Sidi Gaber
Costruita in onore del sufi Gaber ben Ishaq ben Ibrahim ben Mohammad al-Ansari, nato in Marocco e gran viaggiatore fino a quando non si è stabilito in Egitto, questa meravigliosa moschea si affaccia direttamente sul mare.
Necropoli di Mustafa Kamel
Situata in El-Moaskar El-Romani Street, la necropoli risale all’era tolemaica, circa III secolo d.C. e comprende quattro tombe con raffigurazioni molto interessanti, caratterizzate da bellissime iscrizioni luminose e dipinti che illustrano la vita dei defunti. La necropoli di Mustafa Kamel è stata scoperta nell’anno 1933.
Stanley Bridge
Costruito sopra Stanley Bay, Stanley Bridge è un magnifico punto di riferimento che deve essere visto. È stato costruito come estensione della Corniche con una lunghezza totale di 400 metri con 6 campate. Da qui si può godere di splendide viste panoramiche sulla baia, sul mare e sulle spiagge più belle di Alessandria.
Alessandria, dove mangiare
Trianon Cafe Alexandria: fondato in Europa intorno al 1555, il Trianon ha aperto come sala da tè ad Alessandria nel 1905 e ha ospitato nel tempo reali, dignitari stranieri e figure di spicco come letterati e poeti. Una volta entrati attraverso le porte di legno scuro si viene riportati ai giorni in cui Alessandria era una città cosmopolita di inizio Novecento. La sala da tè è decorata con murales Art Decò, la moquette è verde e gli arredi sono in legno scuro. I camerieri, vestiti con l’uniforme tradizionale in bianco e nero, sono molto gentili e attenti. Il costo è medio-basso, per cui vale assolutamente la pena entrare e prendere un caffè con una meravigliosa fetta di torta (sempre se si riesce a sceglierne una sola!).
Fish Market Marina: ristorante affacciato sul mare, nella baia orientale della città, si trova nelle immediate vicinanze del Forte di Qaitbey. Offrono pesce fresco di alta qualità che si sceglie direttamente dal bancone, per poi essere cucinato (solitamente alla griglia) e servito ai tavoli assieme ai contorni che vengono scelti dal carrello. Non è un posto economico per gli standard egiziani (per noi probabilmente sì) però vale assolutamente la pena sia per la bontà del pesce che per la magnifica location con le vetrate aperte sul mare.
Se volete guardare le foto di Alessandria d’Egitto, le trovate nel mio spazio Flickr dedicato alla città.