Trieste è considerata la capitale del caffè italiano. Il capoluogo del Friuli Venezia Giulia è fin dal Settecento il principale porto italiano per l’importazione della “polvere nera”, che si può poi gustare in uno degli storici caffè della città. Vi porto alla scoperta dei miei preferiti!
Trieste e il caffè
Trieste ha acquisito, a partire dal Settecento, la funzione internazionale di porto franco e questo ha consentito alla città di diventare il porto italiano più importante per l’importazione del caffè. Il legame tra il caffè e la città è forte, a Trieste si trova infatti la Borsa del Caffè, inaugurata nei primi anni del Novecento.
Prendere un caffè a Trieste è un’esperienza imperdibile, che parte da un “linguaggio in codice” per l’ordinazione. Qui l’espresso si chiama “nero”, il macchiato “capo” e il cappuccino “caffelatte”. Ma ci sono poi le innumerevoli variazioni: in b (bicchiere), gocciato, marocchino… L’esperienza è resa ancora più magica dai luoghi di degustazione di questa bevanda: a Trieste si trovano infatti – ancora pienamente attivi – alcuni tra i caffè storici più belli d’Italia, dove vi sembrerà di tornare indietro nel tempo, seduti al tavolo a fianco di Saba, Svevo o Joyce.
Il Caffè degli Specchi
Situato in una cornice meravigliosa, quella di Piazza Unità d’Italia, il Caffè degli Specchi è l’essenza della triestinità. Fondato nel 1839 è in realtà l’unico caffè rimasto tra i quattro che un tempo si affacciavano sulla piazza (chiamata Piazza Grande). Proprio per la sua storia e per l’alone di fascino che si può respirare al suo interno, il Caffè degli Specchi fa parte dei Locali Storici d’Italia.
Il suo nome deriva da una tradizione in voga nell’Ottocento, quella di incidere gli avvenimenti storici importanti su lastre di vetro o su specchi. Tre di questi specchi sono tuttora integri.
Nel corso degli anni ha visto sedersi ai suoi tavolini scrittori importanti, come Svevo e Joyce, ha ospitato nell’Ottocento un “covo” degli irredentisti ed è stato quartier generale della Marina britannica nel secondo dopo guerra.
Il caffè è stato recentemente riportato ai suoi antichi splendori, tra lampadari scintillanti e poltroncine rosse, da Giuseppe Faggiotto, maestro cioccolatiere e imprenditore brillante nel settore della pasticceria, nonché persona stupenda che vi saprà accogliere con eleganza nel suo splendido locale.
Il Caffè Tommaseo
Rimanendo sempre nel giro dei locali a cui Faggiotto ha saputo ridare splendore, arriviamo al Caffè Tommaseo. Questo è il caffè più antico di Trieste, aperto nel 1825 dal padovano Tommaso Marcato. L’imprenditore veneto ebbe il merito di potare in città il primo gelato.
Fin dall’apertura il Caffè Tommaseo era decorato con specchiere preziose di origine belga e illuminato da lampade a gas (dal 1845), mentre le decorazioni che tuttora lo impreziosiscono sono opera di Gatteri. Anche questo caffè ha visto avvicendarsi artisti, scrittori e politici, tra i quali Umberto Saba, Pasquale Besenghi, Domenico Rossetti, Italo Svevo e Claudio Magris, che qui scrisse il suo “Danubio”.
Nel 1954 il Caffè Tommaseo ha ricevuto l’onorificenza di Locale Storico d’Italia.
La Pasticceria Bomboniera
Sempre di proprietà di Faggiotto, che l’ha recentemente acquisita dagli storici proprietari che per anni l’hanno portata avanti con amore, è la Pasticceria Bomboniera. E’ un piccolo gioiellino in stile liberty, in stile austro-ungarico, inaugurata nel 1836 e rimasta pressoché intatta.
La Pasticceria Bomboniera è famosa perché è l’unica in Italia ad utilizzare tuttora un originale forno a legna per le sue produzioni. Qui troverete, unico posto in tutta Trieste, alcuni dei dolci tipici che risalgono proprio alle tradizioni austro-ungariche, come la buonissima Rigojansci, o la Torta Dobos. Inoltre potete trovare tutte le “triestinità”, dai prestniz alle putizze, dai dolci di marzapane di ispirazione ebraica ai mandorlati a scacchiera, fino alle tipicissime fave dei morti nei tre colori della tradizione, bianche, rosa e marroni.
L’Antico Caffè Torinese
Aperto nel 1919 con il coinvolgimento di un maestro ebanista (Debelli, famoso per aver arredato gli interni della Vulcania e della Saturnia, due navi passeggeri di inizio 900), l’Antico Caffè Torinese conserva ancora al suo interno un bellissimo bancone originale in stile liberty e uno scintillante lampadario in cristallo che illumina delicatamente l’interno del locale.
Anche il Caffè Torinese fa parte dei Locali Storici d’Italia (dal 1999) e in più ha ottenuto una certificazione di originalità per gli arredi interni e per la struttura architettonica.
L’Antico Caffè San Marco
Altra importantissima istituzione della città e tappa imperdibile, l’Antico Caffè San Marco si trova leggermente defilato rispetto alla zona centrale (in Via Battisti) ma vale assolutamente la pena conoscere questa zona di Trieste, dove potrete passeggiare all’ombra di Viale XX Settembre, scoprire il teatro Rossetti e visitare la Sinagoga della città.
Aperto nel 1914 grazie a Marco Lovrinovich, il Caffè San Marco presenta ancora al suo interno la maggior parte delle decorazioni originali: stucchi e marmi realizzati da Napoleone Cozzi e decorazioni pittoriche di Vito Timmel.
Come gli altri caffè storici, è stato testimone dell’evolversi della cultura e della storia della città di Trieste, ospitando artisti e intellettuali come Magris e Tomizza, e fungendo da luogo clandestino per la falsificazione dei passaporti durante la Seconda Guerra Mondiale. Proprio per tale motivo l’Antico Caffè San Marco è stato preda della brutale distruzione da parte dell’esercito asburgico nel 1915 e da allora è rimasto chiuso fino al II dopoguerra, quando venne ristrutturato grazie alle Assicurazioni Generali – società triestina. Nel corso degli anni ha avuto diverse gestioni fino a quella attuale, che con scelte azzeccate come la libreria interna, le molteplici presentazioni di libri o conferenze e gli eventi artistici, ha riportato fra le sue mura quell’antico fervore intellettuale e culturale tanto caro alla città.
La Pasticceria Pirona
Fondata nel 1900 da Albero Pirona, come testimonia il mosaico all’entrata, questa piccola pasticceria situata in Largo Barriera a Trieste è un piccolo scrigno di bellezza e bontà.
Fu tra le pareti di questo piccolo locale che Joyce iniziò a scrivere il suo capolavoro “Ulisse”, in mezzo a molti altri letterati che amavano frequentare questa istituzione triestina.
Tra le specialità una nota di attenzione va all’immensa scelta di piccola pasticceria e cioccolatini, senza tralasciare i dolci tipici della tradizione triestina come pinze, prestniz e putizze. Dovendo però scegliere un dolce su tutti, la mia preferenza va decisamente a uno dei prodotti storici della pasticceria Pirona, il Krapfen caramellato con panna fresca. Meraviglioso!
Trovate alcune foto del Friuli Venezia Giulia nel mio spazio Flickr: https://www.flickr.com/photos/borntotravel77/albums/72157714736011353