Nimes, street art

Nimes, cosa vedere in un giorno

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Nimes, città della Francia sud occidentale al di fuori delle rotte più turistiche, unisce le vestigia del suo passato romano alla modernità della street art.

Nimes, street art
Nimes, street art

Nimes, città dell’Occitania, nel sud della Francia, è famosa per il suo importante passato romano. I monumenti a testimonianza di quell’epoca sono tuttora ben conservati e si possono scoprire in una giornata. A fianco di queste testimonianze storiche, Nimes negli anni ha cercato di riqualificare i quartieri più prossimi al centro storico, dando vita a diverse opere di street art, concentrate soprattutto nel quartiere Gambetta.

Scopriamo assieme cosa vedere a Nimes!

L’anfiteatro

L’Arena di Nimes è una imponente costruzione risalente al 90 d.C.; all’epoca romana ospitava al suo interno spettacoli di gladiatori. Nel corso del tempo ha avuto diverse destinazioni d’uso, nel Medioevo fu addirittura un piccolo borgo fortificato con abitazioni, chiese e negozi. Al giorno d’oggi ospita un ricco cartellone di spettacoli e concerti e a volte degli spettacoli di giochi romani.

Di fronte all’Arena si trova il Museo della Romanità. Costruito in antitesi rispetto alla sua dirempettaia, ha un’inconfondibile facciata ondulata. All’interno ospita pezzi romani di inestimabile valore, tra cui una notevole collezione di monete romane.

La Maison Carrée

La Maison Carrée, costruita all’inizio del I secolo d.C., era originariamente un tempio romano di forma esagonale. La sua mole è imponente, le sue misure sono infatti di 17 metri di altezza e di 26 metri di lunghezza. Il vestibolo, circondato da 15 colonne corinzie, si raggiunge con una scala di 15 gradini. All’interno – al momento sottoposta ad opera di restauro – si trova la sala che fungeva da santuario, che è stata negli ultimi anni adibita a sala di proiezione per il documentario “Nemasus, la nascita di Nimes“.

Il Museo Carrée d’Art

Situato a fianco (o di fronte, dipende dai punti di vista) della Maison Carrée, il Museo Carrée Art ospita una biblioteca ed uno spazio di arte moderna. L’edificio in vetro, acciaio e cemento, opera dell’architetto britannico Norman Foster, si sviluppa su nove piani, una parte dei quali realizzata sotto terra per non sovrastare l’antica costruzione di epoca romana alla quale il museo si ispira.

La Torre dell’Orologio

La Torre dell’Orologio si trova in una delle piazze più vive di Nimes, circondata da bar e ristoranti sempre affollati. Dalla vetta della torre si ha una vista panoramica e si può scoprire com’è cambiata la città nel corso del tempo grazie ad una tavola di orientamento. Fate attenzione all’orario in cui salite sulla torre poichè in cima c’è una campana in ferro battuto.

Il centro storico e il coccodrillo simbolo di Nimes

Il centro storico di Nimes è piuttosto contenuto e visitabile agevolmente a piedi. Fermatevi ad osservare la vita che scorre nelle piazze, tra alberi e fontane, e assaporate quell’atmosfera rilassata, probabilmente influenzata dalla vicinanza con la Spagna.

In diversi punti della città (c’è anche una simpatica fontana dove vale la pena fare una foto ricordo) vedrete rappresentato un coccodrillo incatenato. Assieme alla palma, è il simbolo della città. Le origini di questa simbologia risalgono al 31 a.C., quando Ottaviano sconfisse la flotta di Antonio e Cleopatra, diventando così Ottaviano Cesare Augusto. Per celebrare l’avvenimento a Nimes venne coniata una moneta che rappresentava da un lato il profilo dell’Imperatore e dall’altro un coccodrillo incatenato ad una palma con una corona d’alloro (come riferimento all’Egitto confitto). La moneta reca anche la scritta “nem”, il che fa capire che il territorio di Nimes fu la ricompensa data ai legionari vittoriosi. I cittadini di Nimes, da sempre legati a questa moneta, ottennero il permesso di adottare la palma e il coccodrillo come simbolo della loro città ed oggi questa effige è presente un po’ dappertutto.

Il recinto romano

Come detto, Nimes era un importante avamposto dell’Impero Romano e conserva ancora diverse testimonianze in ottimo stato. Due fra queste sono le due porte, le uniche ancora visibili, di accesso alla città: la Porte d’Auguste e la Porte de France, che intervallavano il grande recinto in muratura fatto costruire dall’Imperatore Augusto a protezione della città.

Le tre chiese di Nimes

La città non ha cattedrali o chiese particolarmente importanti ma vale la pena visitarne tre: la Chiesa di Saint-Paul, la Chiesa di Notre-Dame-et-Saint-Castor e la Chiesa di Sante-Eugénie.

Il Giardino delle Fontana, la Tour Magne e il Tempio di Diana

Leggermente defilato rispetto al centro storico, il Giardino della Fontana è una grande oasi di pace e verde. Furono fatti costruire su volere di Luigi XV nel 1745 e custodiscono al loro interno due monumenti molto importanti: la Tour Magne, edificio gallo-romano che faceva parte delle mura della città, e il Tempio di Diana, il monumento più antico di Nimes.

Il quartiere Gambetta

Situato ai margini nord del centro storico, il quartiere Gambettà è una zona molto popolata che nel corso degli ultimi anni è stata riqualificata dando vita ad una vera e propria galleria a cielo aperto di murales. Le opere principali si trovano in Rue Saint-Charles, Rue de la Poudrière, Rue des Bons Enfants, Rue Bachalas e Rue de la Faience. Il mio consiglio è quello di girare a caso per le strade del quartiere per scoprire le più interessanti!


Se volete guardare le foto di Nimes, le trovate nel mio spazio Flickr dedicato alla Francia.

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