Itinerario a Istanbul, la metropoli della Turchia, alla scoperta dei quartieri asiatici di Kadikoy e Uskudar.
Istanbul è una città che si sviluppa a cavallo di due continenti, l’Europa e l’Asia. Dopo aver scoperto le zone più turistiche della città, è bello inoltrarsi alla scoperta delle chicche che riserva la zona asiatica, esplorando i quartieri di Kadikoy e di Uskudar.
Come arrivare nella zona asiatica
Per raggiungere il quartiere di Kadikoy ci si può imbarcare sul traghetto che parte da Eminonu, nella zona europea. Allontanandosi a bordo del battello si possono ammirare delle viste privilegiate sulla Moschea Blu, sul quartiere di Sultanhamet e, più in lontananza, sul quartiere di Galata, per poi attraversare il Mare di Marmara.
Il quartiere di Kadikoy
La stazione di approdo nella parte asiatica della città è in questo caso quella di Haydarpasa, nella parte nord del quartiere di Kadikoy. L’edificio, in stile neoclassico, fu commissionato dal kaiser Guglielmo nei primi anni del Novecento, in un tentativo di guadagnarsi i favori del sultano ottomano. In questa zona sorse il primo insediamento dell’attuale Istanbul (chiamato Calcedonia all’epoca) anche se non resta praticamente nulla a testimonianza.
Nel quartiere non ci sono grandi attrattive storiche ma vale la pena di essere scoperto per la sua atmosfera, per i mercati e per l’autenticità delle sue stradine costellate di piccoli saloni di barbieri, negozi dove si vende il Simit (l’anello di pane tradizionale, cosparso di sesamo, con cui iniziare la giornata), venditori di kebab, lustrascarpe e bambini che giocano a pallone in strada. Tra gli edifici di rilievo c’è la Sinagoga, debitamente circondata da alte mura e filo spinato e la Chiesa Greco-Ortodossa.
Kadikoy, un po’ di foto
Il quartiere di Uskudar
Da Kadikoy ci si può quindi spostare nel quartiere di Uskudar, un sobborgo piuttosto animato dove si possono visitare alcune moschee ottomane particolarmente interessanti. Perchè in questo quartiere sorgono così tante moschee? Perchè si credeva che fosse il punto di Istanbul più vicino alla Mecca e che quindi fosse una sorta di “porta di accesso al Paradiso”.
Arrivando a Uskudar con il pulmino da Kadikoy, o in alternativa direttamente da Eminonu in traghetto, ci si ritrova al molo, che si trova proprio di fronte alla piazza principale del quartiere (Demokrasi Meydani). Ai lati di questa piazza si trovano tre moschee: la Mihrimah Sultan Camii, progettata da Sinan (il maestro architetto turco) nel 1547 e dedicata alla figlia di Solimano il Magnifico, la Yeni Valide Camii (la Moschea della Regina Madre) camii in turco significa appunto moschea), costruita attorno al 1710, e la Semsi Pasa Camii, piccola e dalle decorazioni piuttosto sobrie. Nei pressi di quest’ultima moschea c’è una sala da té all’aperto molto graziosa, frequentata dagli abitanti del quartiere.
Ci si può quindi incamminare per le stradine interne per raggiungere la Atik Valide Camii, uno dei capolavori di Sinan, costruita nel 1583 sulla collina più alta di Uskudar, in memoria della moglie di Selim II, nonchè madre di Murat III.
A poca distanza si trova infine la Cinili Camii, la Moschea delle Maioliche. Non lasciatevi ingannare dall’aspetto esteriore, decisamente poco attraente, ed entrate ad ammirare le meravigliose maioliche che decorano l’interno. Questa è la moschea più distante dal molo, a piedi sono circa 35-40 minuti; si può quindi tornare indietro verso l’imbarco del traghetto e rientrare nella zona europea di Istanbul, una città dai mille volti e dalle mille atmosfere che non smette mai di stupire chi decide di scoprirla.
Uskudar, un po’ di foto
Trovate tutte le mie foto su Istanbul nello spazio dedicato alla Turchia: https://www.claudiatoffolon.com/europa/turchia/
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