Itinerario sul Carso in provincia di Gorizia, lungo il percorso del Monte Brestovec tra trincee, gallerie e cannoniere.
Il territorio del Carso isontino è una zona dove si sono svolte alcune delle battaglie più (tristemente) famose della I Guerra Mondiale, territorio di feroci combattimenti e lunghissimi appostamenti. Passeggiando sui sentieri, tra boscaglia e paesini, è facile imbattersi in trincee e grotte. Uno dei percorsi più significativi è sicuramente il Percorso Storico del Monte Brestovec.
Il Percorso, a poca distanza dalla cima del Monte San Michele, è stato inaugurato nell’autunno del 2021. E’ un itinerario semplice, adatto a tutti, che si snoda tra la vegetazione carsica, su una carreggiata piana e ben segnalata.
Il punto di partenza è a San Michele del Carso, precisamente nella frazione di Còtici; qui si può lasciare la macchina nel parcheggio del Centro sportivo (segnalato lungo la strada principale) e proseguire per un breve pezzetto a piedi lungo la strada asfaltata per poi imboccare il sentiero del Monte Brestovec. Il percorso è circolare, partendo dall’imbocco si passeggia lungo la strada militare che collegava Còtici al Vallone, si arriva ai resti della linea trincerata italiana del 1916-17, si prosegue poi per la Cannoniera del Monte Brestovec e si rientra poi lungo il sentiero CAI 74 a Còtici Inferiore. Il percorso, con qualche tappa per ammirare la zona e fare qualche fotografia, dura un’ora (massimo un’ora e mezza). Lungo il percorso si trovano degli interessanti pannelli esplicativi che raccontano sia gli aspetti storici che quelli di flora e fauna locale.
Il Brestovec non fu mai interessato direttamente nei combattimenti ma fu usato sia da parte italiana che da parte austro-ungarica come zona strategica per osservare le forze opposte. Per questo motivo nella prima parte del percorso si possono vedere gli scavi di diverse trincee dalle quali i soldati italiani riuscivano ad avere una vista aperta sulla piana di Gorizia e sulla Valle del Vipacco, fino al Monte Ermada e ai territori circostanti.
La parte più interessante del percorso è, secondo me, la Cannoniera del Monte Brestovec, una serie di gallerie realizzate dall’esercito italiano tra gennaio e agosto del 1917, pensate per poter dominare con una visuale completa la porzione di Carso locale, posizionando i cannoni in rifugi nascosti dalla vista del nemico. La porzione di galleria visitabile è un unico percorso mentre ai suoi lati si aprono una serie di altre gallerie minori e cunicoli, che servivano per i depositi delle munizioni, le aree operative e di comando e le aree di ricovero.
La galleria ha due entrate, quella “del fante italiano” e quella “del fante austro-ungarico”. Entrambi gli accessi sono contraddistinti da due grafiti “Nel 1917 voliamo la pace” e “La pace” che si ispirano a due graffiti risalenti al 1917 ritrovati al di fuori della galleria.
A seconda del lato da cui si accede, si possono seguire i racconti dei soldati delle due opposte fazioni, dall’arruolamento all’assalto, tramite dei pannelli quadrati in ferro appoggiati per terra lungo la strada di sassi. Il punto di convergenza dei due accessi è la “terra di nessuno”, una cavità che è stata predisposta e dedicata alla riflessione e al silenzio.
Accanto alle testimonianze dei soldati si trovano anche le memorie di alcune persone illustri che sono transitate per il Brestovec, come D’Annunzio e Kipling (cronista che testimoniò la costruzione della galleria).
All’interno si possono vedere otto postazioni, particolari piazzole dove venivano posizionati i cannoni, bloccati affinché non ci fosse uno spostamento dovuto al contraccolpo dello sparo. Negli stessi spazi ci sono delle installazioni relative alla storia della costruzione della cannoniera e delle battaglie di guerra avvenute sul Carso.
All’uscita della galleria (dal lato austro-ungarico) si apre un piccolo spiazzo da cui si gode un panorama spettacolare dell’altopiano carsico, con la possibilità di allungare la vista fino al mare. Si rientra quindi a Còtici tramite il sentiero CAI 74.
Trovate alcune foto del Friuli Venezia Giulia nel mio spazio Flickr: https://www.flickr.com/photos/borntotravel77/albums/72157714736011353
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