Il sestiere di Castello è il più esteso di Venezia, a partire da Campo Ss.Giovanni e Paolo – con il magnifico ospedale – fino ad arrivare all’Isola di Sant’Elena.
L’itinerario che vi propongo in questo post è il proseguimento dell’itinerario nel sestiere di Cannaregio (https://www.claudiatoffolon.com/2020/06/21/venezia-itinerario-nel-sestiere-di-cannaregio/ ) che si concludeva nei pressi del Campo dei Ss.Giovanni e Paolo.
Proprio in Campo Ss.Giovanni e Paolo si trova una delle meraviglie della città: la Chiesa dedicata ai due santi, consacrata nel 1430, che è la chiesa gotica più grande di Venezia. E’ considerata il Pantheon veneziano poichè al suo interno ospita le tombe di alcuni fra i maggiori protagonisti della storia lagunare, da Lazzaro Mocenigo a Sebastiano Venier. Vista dall’esterno la chiesa ha una “semplice” facciata in mattoni anche se era originariamente rivestita di marmo; conserva infatti ancora il portale con sei colonne che provengono dalla cattedrale di Torcello, a fianco delle quali si allineano dei sarcofagi. All’interno si possono ammirare diverse opere custodite nelle cappelle laterali, tra le quali spiccano tre tele del Veronese, e una in particolare in cui è raffigurato Gesù bambino che dà le spalle allo spettatore.
Nello stesso campo, sulla sinistra della chiesa, si trova la meravigliosa Scuola Grande di San Marco. Fondata nel 1260, era una delle sei grandi scuole artistiche di Venezia. L’edificio – che ospita l’ospedale cittadino – è in marmo bianco e marmo policromo. Si può visitare il chiostro interno, nonchè la scuola.
Completa il campo la statua di Andrea Verrocchio, Monumento a Colleoni, uno dei capolavori scultorei del Rinascimento. La storia della statua è particolare: Colleoni, lasciando Venezia, aveva disposto una somma per una sua statua con la richiesta di posizionarla a San Marco ma il governo cittadino finse di male interpretare la richiesta e la posizionò davanti alla Scuola Grande di San Marco.
Fiancheggiano la chiesa vi ritroverete vicini ad una delle pasticcerie più buone di Venezia, Rosa Salva. Una tappa qui è assolutamente doverosa, per un buon caffè e qualche dolcetto strepitoso.
Potete proseguire il tragitto arrivando a Campo Santa Maria Formosa, uno dei campi più grandi ed animati di Venezia, con i tavolini dei caffè all’aperto e i banchi che vendono frutta e verdura. In una parte del Campo si trova la chiesa di Santa Maria Formosa, che deve il suo nome ad una leggenda: si narra infatti che la Madonna apparve nelle vesti di una splendida donna (da cui il nome formosa) chiedendo a San Magno di edificare una chiesa in suo onore proprio in quel luogo.
Tappa successiva, con un po’ di cammino, è la Chiesa di San Zaccaria, una delle pochissime dedicate ad un profeta dell’Antico Testamento. Provate ad accedere a Campo San Zaccaria da Campo San Provolo, di modo da poter ammirare il ricco portale decorato che raffigura una Madonna col bambino. La chiesa, dopo ampliamenti e ricostruzioni, fu ultimata nel 1515 e nel Campo una volta c’era un monastero.
Da qui proseguite con un’altra bella passeggiata che si addentra nella parte nord del sestiere di Castello. Lungo il percorso potete dare un’occhiata alla Chiesa di San Giorgio dei Greci, la più antica chiesa ortodossa d’Occidente. La chiesa è tuttora utilizzata dalla comunità greca ed è aperta per le funzioni. Molto bello il mosaico che si trova sul lato destro della chiesa, raffigurante San Giorgio che uccide il drago.
Potete quindi arrivare a San Francesco della Vigna, una delle chiese più imponenti di Venezia. La chiesa è opera di Jacopo Sansovino e la facciata principale, in stile classico, è stata realizzata da Andrea Palladio nel 1569. All’interno della chiesa sono custodite molte opere di rilievo, tra cui diverse tele del Giorgione, di Veronese e di Bellini.
A fianco della chiesa si trova la sagrestia e, proseguendo lungo il corridoio, si arriva ad un chiostro (uno dei due chiostri del monastero che sono aperti al pubblico), con la pavimentazione ricca di lapidi antiche. Cercatene una con un semplice disegno di una nave puntellata: è quella del capo degli operai che lavoravano all’Arsenale.
Ritornando indietro sui vostri passi potete arrivare fino all’Arsenale, passando però prima vicino alla Chiesa di San Martino, il santo patrono di molte corporazioni di costruttori navali.
L’Arsenale rappresenta la potenza militare e commerciale di Venezia; qui infatti, a partire dal 1100 vennero costruite tutte le imbarcazioni che fecero la fortuna della città, tra le quali il Bucintoro, la barca da cerimonia del Doge. Alcune curiosità: nella Divina Commedia Dante fa un riferimento al’Arzanà (Arsenale in veneziano) e le sue parole sono incise su una lastra di marmo a sinistra dell’ingresso principale; sulla parete di sinistra si trova invece un lungo metro di metallo, la misura veneziana che veniva utilizzata per la costruzione delle imbarcazioni; i due leoni ai lati dell’ingresso principale sono il risultato della conquista del Peloponneso. L’Arsenale non è aperto al pubblico perché di proprietà della Marina Militare Italiana.
Costeggiando le mura dell’Arsenale vi addentrerete sempre di più in una Venezia non turistica. Potete percorrere Viale Garibaldi, che collega la Riva dei Sette Martiri all’Isola di San Pietro e scoprire angoli e scorci nascosti, negozi e locali frequentati dai veneziani, barche che vendono frutta e verdura lungo il canale, panni stesi tra le case.
Via Garibaldi vi condurrà fino all’Isola di San Pietro in Castello, pacifica e silenziosa, con il suo campanile bianco circondato da tanto verde. Potete girare per le calli e poi dirigervi verso l’Isola di Sant’Elena, la punta estrema di Venezia, alla scoperta della Chiesa di Sant’Elena e del suo chiostro. Alla fine di tutta questa strada vi consiglio di prendervi del tempo sedendovi all’ombra nella meravigliosa pineta di Sant’Elena, da cui potete vedere il Lido di Venezia e ammirare la laguna.
Da qui potete decidere di tornare a Piazzale Roma o in stazione con un vaporetto (costo della corsa 7.50€, tempo di percorrenza tra i 35 e i 45 minuti, a seconda della linea), oppure riprendere la passeggiata lungo la Riva dei Partigiani, andare alla scoperta dei Giardini Pubblici e dei padiglioni che ospitano la Biennale Internazionale d’Arte e arrivare poi fino a Piazza San Marco.
Se volete vedere le foto del sestiere di Castello, Venezia, le potete trovare nel mio spazio Flickr: https://www.flickr.com/photos/borntotravel77/albums/72157714889355652
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