Segovia, itinerario alla scoperta della città spagnola

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Città della Spagna a poche decine di chilometri da Madrid, Segovia è una città che conserva antiche testimonianze dell’epoca romana, case nobiliari, magnifiche chiese e spazi verdi. Può essere una perfetta escursione di una giornata, facendo base nella capitale spagnola, oppure una tappa se state visitando le regioni del nord.

Segovia ha molto altro da offrire, è infatti una delle città spagnole che conserva il maggior numero di chiese di stile romanico costruite nel periodo medievale. Di particolare rilievo l’Iglesia de San Millán, la più antica della città: costruita attorno al 1120 si trova nel vecchio quartiere musulmano della città. Presenta un bellissimo soffitto a cassettoni e ospita un crocifisso gotico del XIV secolo.

Il motivo che rende Segovia famosa in tutto il mondo è l’imponente Acquedotto Romano che può essere ammirato nella sua maestosità in piazza dell’Azoguejo, dove raggiunge il punto più alto (28,5 metri). La costruzione dell’acquedotto non ha una data certa, dal momento che non sono state rinvenute delle iscrizioni leggibili a tale supporto, ma si presume sia stato edificato tra la seconda metà del I secolo d.C. ed i primi anni del II secolo. L’acquedotto trasporta acqua dalla sorgente della Fuenfría, situata nelle montagne vicine, e percorre 15 chilometri prima di arrivare in città. La struttura, costruita con blocchi di granito assemblati a secco come mattoni, è composta sia da archi singoli che da archi doppi, tutti supportati da pilastri perfettamente centrati di modo da rende l’opera stabile; grazie a questa struttura è infatti arrivata pressoché intatta ai giorni nostri.

Per ammirare l’Acquedotto – e vedere Segovia dall’alto – si possono salire le scale del Portigo, nei pressi dell’ufficio turistico. Questo incredibile monumento, patrimonio dell’UNESCO dal 1985, è talmente importante che è stato inserito nello stemma della città

Lasciandosi alle spalle l’Acquedotto, si entra nelle stradine del centro storico: percorrendo via Cervantes e girando su Juan Bravo, si arriva alla Puerta de La Luna, dove inizia il viale del Salòn, una strada caratteristica ricca di abitazioni decorate con motivi geometrici e vegetali. Lungo il percorso si possono vedere la Iglesia de San Martìn e la Casa de los Picos, con la sua facciata molto particolare. Nelle vicinanze si trova la Plaza Medina del Campo con la Iglesia de San Martìn, un edificio di origine mozarabica dove si trova uno degli atrii romanici più belli di tutta la città. Nella vicina Plaza Bellas Artes si trova il Museum of Contemporary Art Esteban Vicente, meta imperdibile se amate l’arte del XX secolo.

La chiesa più importante della città è la Catedral (Santa Iglesia Catedral de Nuestra Señora de la Asunción y de San Frutos). Costruita tra il XVI e il XVIII secolo, ha uno stile gotico con delle evidenti influenze rinascimentali. La chiesa sorge nel punto più alto della città, motivo per cui il campanile, alto 100 metri, è visibile a grande distanza. La Cattedrale è assolutamente imponente e ricca di dettagli e particolari architettonici; nonostante le dimensioni ha un aspetto estremamente elegante, motivo per il quale è nota anche come “la dama delle Cattedrali”. L’interno, ampio e austero, conta ben 20 cappelle, tra cui la Capilla del Cristo del Consuelo, la Capilla de la Piedad, la Capilla del Cristo Yacente e la Capilla del Santísimo Sacramento.

La Cattedrale sorge su un lato di Plaza Mayor, la piazza porticata di Segovia. Questa piazza rappresenta il fulcro della vita cittadina, è il punto in cui gli abitanti si ritrovano, ed è ricca di locali.

Altra tappa imperdibile nella visita di Segovia è l’Alcazar che, assieme all’Acquedotto Romano, è uno dei simboli più famosi della regione della Castiglia e León. Costruito durante i decenni della dominazione araba (XI e XII secolo) ha subito grandi modifiche e ristrutturazioni nel corso del tempo, una su tutte quella che seguì l’incendio del 1862, che causò gravissimi danni alla struttura.

L’Alcazar sorge in una posizione strategica della città, a picco su una roccia a strapiombo. Alla vista esterna si è subito attratti dalla Torre del Homenaje, la struttura principale dove si trovavano le stanze più protette in caso di attacco nemico, occupate dal padrone di casa. All’interno si possono ammirare diverse stanze, arredate con oggetti e mobili d’epoca. Su tutte spiccano la Sala de las Piñas, con un soffitto a cassettoni decorato con 392 elementi simili a pigne, la Sala del trono, con lo stemma dei Reyes Católicos e il loro motto “Tanto monta”, e la Sala de la Galera, dove si trova dipinta l’inconorazione della Regina Isabel la Católica.

Un’altra zona importante per la città è la Juderia, il quartiere ebraico, che si sviluppa lungo via Cervantes. Qui si possono visitare l’Antica Sinagoga Maggiore, il Centro Didattico e il Cimitero ebraico e contemplare la Puerta de San Andrés. Altri quartiere minori, ma non per questo meno interessanti, sono il Barrio de las Canonjías, dove si trovava la Casa dell’Inquisizione, e il Barrio de los Caballeros, dove si possono visitare altre interessanti chiese come la Trinidad, San Nicolás, San Martín e San Sebastián. In questa zona inoltre si trova un convento all’interno del quale si può ammirare una scultura di Ercole, il fondatore della città, che si può vedere anche nella Torre de Hércules.

Tre curiosità sui monumenti più famosi di Segovia. L’Alcazar è stato fonte di ispirazione per i castelli disegnati da Walt Disney. Inoltre pare che proprio in questo palazzo la Regina Isabel I di Castilla incontrò Cristoforo Colombo e gli accordò l’appoggio finanziario per la spedizione alla scoperta delle Americhe, purché questa portasse alla creazione dell’Impero Spagnolo. Fu proprio a questo avvenimento storico che si ispirò il motto che sostenne la candidatura di Segovia come Capitale Europea della Cultura (2016): “Sin Segovia no luna.”, ovvero senza Segovia non ci sarebbe stata nessuna scoperta dell’America e di conseguenza l’uomo non sarebbe mai potuto sbarcare sulla Luna.

L’altra curiosità riguarda l’Acquedotto che, secondo una leggenda popolare, fu costruito dal Diavolo. Si narra infatti che una donna, che stava trasportando dei pesanti secchi di acqua per le strade della città, incontrò il diavolo e gli promise la propria anima se lui avesse portato l’acqua fino alla sua casa prima del canto del gallo. La notte una grossa tempesta provocata dal diavolo nel tentativo di costruire l’acquedotto scosse la città; tuttavia il gallo cantò subito prima che il diavolo riuscisse a posare l’ultima pietra, per cui l’anima della donna fu salva. La donna confessò il suo peccato ai concittadini che decisero comunque di mantenere la struttura in pietra sorta durante la notte: ne spruzzarono gli archi con l’acqua benedetta e posero le statue della Vergine e di Santo Stefano come ricordo.

Dopo tanta storia e cultura ci si merita sicuramente una pausa ristoratrice e la cucina di Segovia sa dare grosse soddisfazioni. La specialità locale è sicuramente il Cochinillo (il maialino da latte arrosto), un piatto che subisce una particolare cottura prolungata, unica nel suo genere, che rende la carne così tenera da poter essere tagliata con il piatto sul quale viene servito ma sufficientemente croccante all’esterno. Una tradizione vuole che, una volta effettuato il taglio, il piatto venga rotto per terra. Immancabile come antipasto una porzione di Judias a la granjaun tipico piatto di fagioli serviti con chorizo. Un’altra specialità segoviana è il Ponche, un dolce di pan di Spagna e marzapane, imbevuto con un po’ di liquore.

Segovia è ben collegata a Madrid con i mezzi pubblici: ci sono autobus diretti che partono frequentemente e treni ad alta velocità (AVE) che permettono di arrivare in soli 30 minuti. La stazione AVE si trova fuori dal centro che è raggiungibile in autobus in circa 15 minuti.

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