I complessi parrocchiali (enclos paroissiaux) rappresentano una peculiarità dell’architettura e dell’arte cristiana della Bretagna, soprattutto del Finistère.
Un capolavoro della Bretagna
I complessi parrocchiali sono una delle cose più tipiche dei piccoli borghi della Bretagna. La loro struttura architettonica è sempre la stessa: in uno spazio ristretto riuniscono un ossario, un calvario bretone decorato con dei personaggi, una cappella e una porta trionfale. Le scene scolpite nella pietra collegano il mondo dei vivi al regno celeste. Prendono il nome dall’enclos, ovvero dal recinto in pietra che circonda il complesso e che serviva per separare lo spazio sacro dall’esterno, lo spazio profano o non sacro.
Questi meravigliosi monumenti, costruiti dal XV al XVII secolo in granito bretone, rappresentano una vera e propria celebrazione del fervore religioso regionale e della ricchezza della manifattura tessile. I commercianti di questi settori, anche grazie alla fervente attività portuale, fornivano i fondi necessari per la loro realizzazione.
Diversi artisti, più o meno famosi, sono stati chiamati per la loro realizzazione e scultori, vetrai, pittori ed ebanisti parteciparono alle decorazioni. L’importanza dei complessi parrocchiali era tare le che si venne a creare una sorta di competizione fra i villaggi per costruire il complesso più bello, più decorato e vistoso, degno di nota.
I tre complessi parrocchiali più famosi della Bretagna
Saint-Thégonnec
Il complesso (o recinto) parrocchiale di Saint-Thégonnec è stato realizzato in stile gotico e rinascimentale tra la fine del XVI secolo e il XVIII secolo. Considerato tra i più completi complessi parrocchiali della Bretagna, ha tra gli elementi di spicco la chiesa eretta nel 1583 e un monumentale calvario a tripla croce risalente al 1610.
L’arco trionfale realizzato tra il 1587e il 1589 rappresenta uno degli elementi più antichi di questo enclos nonché uno dei primi esempi di questo genere di ornamento per cimiteri.
Guimiliau
Il complesso parrocchiale di Guimiliau è annoverato nella lista dei monumenti storici di Francia dal 1992. E’ considerato tra i più notevoli complessi parrocchiali bretoni. Spiccano la chiesa dedicata a san Milio, re di Cornovaglia, risalente al XVI secolo ma in seguito ricostruita in stile gotico fiammeggiante e rinascimentale. Della costruzione originaria rimane solo la campana, risalente al 1530. Sul portico della chiesa, una galleria di apostoli accoglie i visitatori.
Il complesso conserva anche il il secondo calvario più grande della Bretagna (risalente al 1581-1588). Realizzato in granito e di forma ottagonale, è decorato su due livelli da circa 200 figure che formano 25 scene a tema religioso (17 scene della Passione e altre scene tratte dal Vangelo e dalla Bibbia). Le figure hanno delle pose grottesche che le rendono quasi “in movimento”.
Lampaul-Guimiliau
Il complesso parrocchiale di Lampaul-Giumiliau è forse quello meno appariscente tra i tre ma gran parte degli elementi dell’enclos, come la chiesa di Notre-Dame, sono classificati come monumento storico. Gli elementi di maggior prestigio sono la “poutre de gloire”, una trave con un fregio policromo scolpito su 3 lati e 6 pale d’altare che sembrano dei veri e propri libri illustrati.