Camargue Fenicotteri

Camargue, in viaggio tra saline, fenicotteri e cavalli bianchi

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Incastrata tra il Rodano e il mare, la Camargue è una terra di una bellezza unica, un ambiente incontaminato tutto da scoprire.

Camargue Fenicotteri

La Camargue è una terra selvaggia e ancora autentica, dove si susseguono lagune d’acqua popolate dai fenicotteri rosa e cavalli bianchi allo stato brado, e grandi distese di sabbia. La presenza dell’uomo non è invasiva, prevalentemente concentrata in paesini di pescatori e villaggi di campagna, dove ancora resistono le antiche tradizioni.

Cosa vedere in Camargue

Les Saintes-Maries de la Mer

Saintes-Maries-de-la-Mer è un piccolo reticolo di case bianche intorno a una meravigliosa chiesa romanica, circondato da un paesaggio selvaggio e intriso di un’atmosfera suggestiva.

Tra i posti più significativi c’è la chiesa fortificata, costruita nel IX e XI secoli alla foce del Rodano, in puro stile romanico, con il compito di proteggere la città dalle incursioni dei pirati saraceni e arabi, che tentavano di invadere e saccheggiare il villaggio. Sul tetto della chiesa c’è una terrazza panoramica da cui si gode un meraviglioso panorama a 360° su tutta la Camargue. Da non perdere la visita della cripta dove si trova la statua di Santa Sara, la Vergine Nera, e le reliquie di Sante Marie-Jacobé e Marie-Salomé, rinvenute nella chiesa nel 1448.

Durante la festa dei gitani la cripta sarà immersa in un’atmosfera davvero unica: le tantissime candele accese creano luci e ombre misteriose, avvolte da un calore incredibile mentre la statua della santa, agghindata a festa, viene baciata dai pellegrini fra estasi religiosa e pianti irrefrenabili.

Le tradizioni della Camargue

Uno dei simboli della Camargue è una croce molto particolare, formata dall’unione con un’ancora e un cuore. La croce rappresenta la fede, l’ancora incarna la speranza e il cuore la carità: queste sono le tre virtù che dovrebbero guidare l’uomo. L’insieme forma una specie di tridente, che rimanda ai gardians, i butteri della Camargue. La primissima croce della Camargue, realizzata da un fabbro di Les Saintes, è ancora visibile e si trova alla sommità di una colonna di pietra a un lato del Pont du Mort, all’ingresso occidentale del villaggio.

Le capanne dei Guardians sono le case tradizionali dei famosi pastori della Camargue, usate anche dai pescatori. Queste capanne sono emblematiche della Camargue, molte sparse per tutto il delta del Rodano. Con il loro candore, le porte blu, la croce della Camargue sulla facciata e i tetti spioventi in paglia, sono uno dei luoghi più autentici da osservare in città. Alcune di queste graziose casette, progettate per voltare le spalle al maestrale, riparandosi dal freddo del mare, si possono vedere a Saintes-Maries.

Gli spettacoli di tauromachia nelle arene. A due passi dal centro città e dal mare, queste bellissime arene completamente bianche sono state erette nel 1930 e sono sede di molti eventi locali. Qui, da Pasqua a settembre, si svolgono le famose corride non cruente camarguesi: questi spettacoli di tauromachia non prevedono nè il ferimento nè la morte del toro. Infatti, l’abilità dei partecipanti, giovani vestiti di bianco con una fascia rossa in vita, è quella di sfidare il toro cercando di strappargli una coccarda appesa in mezzo alle corna. Fra canti, balli popolari e sfilate dei guardians, le corride fanno parte della cultura di questa città così particolare e sono un appuntamento imperdibile per i suoi abitanti e per i turisti.

Le Grau-du-Roi

Situata nel dipartimento del Gard, la località balneare di Grau du Roi è un antico villaggio di pescatori. Secondo porto peschereccio e primo porto turistico della regione, Le Grau du Roi un centro cittadino attraversato da un canale, che è di fatto il porto peschereccio, circondato da negozi, ristoranti e caffetterie. Molto carino il ponte girevole che permette di passare da una sponda all’altra.

La Salina di Aigues-Mortes e Aigues-Mortes

Ad Aigues-Mortes si trova la salina più grande del Mediterraneo. La distesa si estende per circa 9.000 metri di meraviglie naturali.Il motivo del colore di queste paludi è legato alla presenza di una particolare alga. L’acqua è infatti piena di microscopiche piante rosa che vengono mangiate dall’Artemia Salina, minuscolo gamberetto che, a sua volta, viene ingerito dai fenicotteri, che devono il colore delle loro piume proprio all’Artemia Salina.

Ai margini della Salina d’Aigues Mortes, nella sua spettacolare cornice naturale, si trova il paesino fortificato di Aigues-Mortes. Il toponimo francese significa acque morte, in riferimento alla zona paludosa e stagnante che circonda il villaggio. All’interno delle mura il villaggio di Aigues-Mortes è un po’ deludente, un susseguirsi di ristoranti e negozi di souvenir. Allontanandosi dalle due o tre vie centrali si può scorgere qualche angolo carino. Si può inoltre fare una passeggiata sulle mura (30/45 minuti) per una vista dall’alto.

Parco Regionale Naturale della Camargue

Il Parco Regionale Naturale della Camargue è una delle più grandi riserve umide d’Europa, con quasi 300 specie di uccelli fissi (molti di più durante la stagione invernale). Il Parco è stato istituito nel 1970 e si estende complessivamente per più di 100.000 ettari.

Il Centro visita del Parco si trova a Pont de Gau, 4 km a nord di Saintes Maries de la Mer sulla strada D 570. È aperto tutti i giorni, escluso il venerdì dalle 9 alle 18 (chiude alle 17 da ottobre a marzo). La Riserve Nationale de Camargue ha un centro visite a La Capelière sulla D 36B, aperto dalle 9 alle 13 e dalle 14 alle 17 (domenica è chiuso). Dal centro partono diversi sentieri con cui è possibile entrare in contatto con l’ambiente della Camargue. Il centro dispone inoltre di una mostra sulla Camargue, la sua flora e fauna.

Parco Ornitologico di Pont de Gau

Il parco ornitologico del Pont de Gau si sviluppa in uno spazio naturale di 60 ettari interamente dedicato alla scoperta della fauna e della flora della Camargue. All’interno si possono percorrere 7km di sentieri e passerelle che si snodano attraverso una palude abitata da fenicotteri rosa e aironi, oltre a uccelli migratori.Il parco ospita anche un centro di cura della fauna selvatica che raccoglie più di 600 uccelli feriti ogni anno.

Il Parco Ornitologico di Pont de Gau si trova nel comune di Saintes-Maries-de-la-Mer. La città più vicina è Arles, capoluogo ufficioso della regione, che si trova a 30 km di distanza. Partendo da Arles, imboccate la D570 in direzione sud, oltrepassate il Museo della Camargue e proseguite ancora verso sud per circa 20 km.

Il Parco è aperto tutto l’anno, fatta eccezione per il 25 dicembre. La biglietteria ha i seguenti orari: dal 1 aprile al 30 settembre dalle 9 alle 18, dal 1 ottobre al 31 marzo dalle 10 alle 17. Il parco resta aperto fino al tramonto, indipendentemente dalla chiusura della biglietteria. Il bar è aperto da aprile e ottobre e , nei pressi dei sevizi igienici sono a disposizione dei tavoli per il picnic. Il sentiero più breve, tra i punti 1 e 10, è interamente accessibile alle persone con disabilità motorie. Non è invece consentito l’ingresso agli animali domestici, che potrebbero disturbare la fauna locale. Il biglietto, valido per tutto il giorno, costa 7,50€ per gli adulti, e 5€ per bambini tra 4 e 12 anni. Non è necessario prenotare.

Le spiagge della Camargue

Le spiagge di Les Saintes Maries de la Mer

Dopo aver visitato il magnifico abitato di Les Saintes Maries de la Mer ci si può rilassare in una delle spiagge della cittadina. Sul lato ovest, cioè dal porto alla foce del Petit Rhône, sono disponibili tre spiagge; nel centro della città ci sono diverse spiagge comprese quelle intorno all’arena e all’ufficio turistico.

Sono distese di sabbia poco affollate e molto tranquille, per la maggior parte libere (solo quella davanti al paese ha degli ombrelloni in affitto). Sono spiagge di sabbia ma questo non rende l’acqua meno trasparente! L’accesso avviene principalmente tramite la diga sul mare (zona pedonale con pista ciclabile) che garantisce la totale tranquillità.

La spiaggia de L’Espiguette a Aigues Mortes

La spiaggia de l’Espiguette si trova nelle vicinanze di Aigues Mortes ed è una riserva protetta, un susseguirsi di dune di sabbia bianca alte fino a 10 metri. L’accesso è a pagamento e la zona è divisa in una parte “tradizionale” e una parte (sulla sinistra) riservata ai nudisti. Sulla spiaggia si trova anche un bar/ristorante dove poter fare una pausa e prendere in affitto un ombrellone.

La spiaggia di Beauduc

La spiaggia di Beauduc è l’essenza della Camargue più selvaggia. Una lunga distesa di sabbia assolutamente libera (non c’è nulla, nemmeno un bar, quindi se decidete di passare la giornata qui dovete arrivare ben attrezzati). Questo luogo è il paradiso dei kite, che qui trovano ampi spazi di mare aperto e vento pressochè costante.

La spiaggia di Piémanson (Salid-de-Giraud)

La spiaggia di Piémanson a Salin de Giraud (o spiaggia di Arles) si trova tra la foce del Rodano e il faro di Beauduc. Rinomata per essere una delle spiagge più selvagge della Francia, si estende per diversi chilometri nei paesaggi della Camargue. Delimitato da piccole dune e stagni, il sito è totalmente selvaggio.

Fino all’estate del 2015 questa spiaggia era il più grande “campeggio autogestito” di Francia, con molte roulotte e cabine dall’inizio di maggio alla fine di settembre. Dal 2016 il campeggio è completamente vietato e il parcheggio è consentito solamente dalle 6 alle 22.

Sulla sinistra (verso il Rodano), a 1 km dal centro di soccorso, la spiaggia diventa naturista (c’è una segnalazione con un cartello e si vede una piccola capanna bianca che segna l’inizio).

La spiaggia di Piémanson è sovraffollata in estate, perché il suo accesso è semplice e avviene direttamente da una strada asfaltata che si ferma a pochi metri dalla sabbia. Dal centro di Salin de Giraud, seguite le indicazioni per la spiaggia (11 km dal centro città); da Port-Saint-Louis si può accedere anche prendendo il traghetto che consente di attraversare il Rodano (€ 5 per il passaggio macchina).

Cosa mangiare in Camargue

La Camargue offre piatti soprattutto a base di carne di toro (animali allevati sul territorio). Il piatto più famoso è senza dubbio il Gardiane de Taureau, carne di toro stufata con riso rosso, colore dato dall’aromatizzazione alle noci. Tra i pesci ci sono ottimi piatti a base di cozze, frutti di mare e telline.

Un’altra specialità della Camargue sono le olive, spesso accostate ad acciughe e capperi. Tra i formaggi, il più amato è senza dubbio il tomino di chèvre, un formaggio di capra servito su pane tostato con miele e un filo d’olio. Una goduria!


Se volete guardare le foto della Camargue, le trovate nel mio spazio Flickr dedicato alla Francia.

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