Arles, cittadina della Provenza, è famosa per aver ispirato i dipinti di Van Gogh. Antica città Romana, Arles è conosciuta anche per le numerose vestigia, tra cui l’Anfiteatro, dove si tengono spettacoli teatrali, concerti e corride.

Arles è una piccola cittadina della Provenza che si può visitare in un fine settimana. Una passeggiata tra le sue suggestive strade porta alla scoperta di angoli suggestivi, incantevoli bistrot all’ombra dei platani e viuzze nascoste, tra il lungo Rodano romantico al tramonto e i resti dell’antica città romana. Vediamo assieme quali sono le tappe imperdibili.
Piazza della Repubblica (Place de la République)
Una delle piazze più scenografiche di Arles, quella da cui vi consiglio di iniziare la visita della città. Su questa grande area pedonale si affacciano alcuni degli edifici e dei monumenti più importanti: l’Hotel de Ville, la cattedrale Saint-Trophime, la chiesa di Sant’Anna e un imponente obelisco egizio costruito in granito. Quando il sole batte sulla piazza e fa brillare il bianco candido della pietra con cui sono state costruite le case, si capisce molto bene come l’accecante luce provenzale abbia stregato così tanti pittori impressionisti.
La Cattedrale e il Chiostro di St-Trophime
Questa chiesa è un vero gioiello dell’arte romanica provenzale. Di notevole rilievo è soprattutto il superbo portale finemente scolpito con un’elaborata scena biblica, il Giudizio Universale. Osservate i dettagli finemente scolpiti del Giudizio Universale: accanto a figure nude e incatenate, che vengono trascinate verso le porte dell’inferno, ci sono angeli che suonano le trombe e i beati che ascendono verso il paradiso, sotto forma di algide donne. A fianco della chiesa si trova il Chiostro, inserito dall’UNESCO nel Patrimonio Mondiale dell’Umanità. Passeggiando sotto i portici, dalle cui colonne filtra incantevole la luce, lo stile romanico e gotico si fondono in maniera armoniosa creando un insieme unico nel suo genere in tutta la Provenza.
I Criptoportici di Arles
Sotto la piazza della Cattedrale si nasconde un immenso quadrilatero sotterraneo di colonnati romani. Questo spazio era adibito a magazzino del grano; si possono ancora vedere le zone usate come negozi, le condutture d’acqua e le fognature. Il luogo è un po buio, anche se filtra della luce dalle finestre, ma è visitabile da tutti senza particolari impedimenti.

L’Anfiteatro Romano
L’Arena di Arles si trova nel cuore del centro storico, in una piazza circolare che segue la sua forma e circondata da antiche dimore con le persiane colorate. Sembra un Colosseo in miniatura, lungo 136 metri e largo 107 metri, si alza per due livelli e presenta 60 archi perfettamente conservati. All’epoca dell’Impero Romano vi si svolgevano le corse con le bighe e le lotte fra gladiatori; oggi è un luogo dedicato a concerti, spettacoli e corride, che animano la città attirando oltre diecimila spettatori. Se proprio volete assistere ad una corrida, cercate le tauromachie, dette anche corride carmaguesi, dove il toro non viene ucciso e il combattimento fra uomo e animale è solamente simbolico.
Il Teatro Romano
Dopo aver visto l’anfiteatro forse si può restare delusi dal Teatro Romano, che però ospita la programmazione teatrale e musicale estiva della città, diventando un palcoscenico affascinante e suggestivo.
Il mercato di Arles
Due volte alla settimana si svolge il mercato di Arles, il più grande della Francia meridionale. La zona del mercato si estende per due chilometri e mezzo, con bancarelle che vendono prodotti agricoli freschi, oggetti di artigianato e altro.
Gli Alyscamps
Grande e antica necropoli romana chiamata “I campi Elisi” che fu il luogo di sepoltura ai tempi dei Galli e dei Romani prima e successivamente anche del Medioevo. Considerato uno dei luoghi più sacri d’Europa, era una tappa fissa dei pellegrini lungo il cammino verso Santiago de Compostela. Purtroppo nel corso del tempo il luogo è stato ripetutamente saccheggiato, per recuperare marmi e lapidi da impiegare nelle costruzioni di nuove chiese, ma mantiene comunque un certo fascino, decadente e malinconico.
L’espace Van Gogh
L’Hôtel-Dieu, così si chiamava un tempo questo spazio, era l’ospedale principale di Arles, dove Van Gogh venne ricoverato tra dicembre del 1888 e maggio del 1889, dopo il taglio dell’orecchio. Fu proprio durante la degenza in questa struttura che il pittore immortalò i giardini interni in una delle sue opere. Negli anni Novanta il complesso è stato trasformato di uno spazio culturale cittadino e da allora il cortile interno è aperto al pubblico.
Vi parlo più nel dettaglio dei luoghi di Arles legati a Vincent Van Gogh nel post dedicato: Arles, i luoghi di Van Gogh
LUMA – Parc des Ateliers
Costruito nel XIX secolo, il Parc des Ateliers era originariamente un sito industriale per la riparazione e la costruzione di locomotive. Oggi ospita le attività di LUMA Arles. Dopo la creazione nel 2004 della Fondazione LUMA, dedicata al sostegno della creazione artistica contemporanea, Maja Hoffmann ha lanciato nel 2013 il progetto LUMA Arles sul Parc des Ateliers. Questo campus creativo offre agli artisti nuove prospettive per la creazione, la collaborazione e la presentazione del loro lavoro al pubblico.
Di particolare impatto sono La Tour, progettata da Frank Gehry, e Il giardino paesaggistico (parco e stagno) che circonda il campus, opera dell’architetto paesaggista Bas Smets.
Arles, dove mangiare
Tre sono i posti che ho provato ad Arles e che vi consiglio: per una fantastica galette, in Place de la République si trova Maison soulier glacier. Per un aperitivo o una birra, la tappa imperdibile è da Café Factory République (volendo si può anche mangiare a prezzi contenuti). Per una cena forse un po’ turistica ma immersi nell’atmosfera provenzale vi consiglio Le Bistrot Arlésien dove ho assaggiato un ottimo Gardian de taureau, piatto tipico della Camargue.
Arles, dove dormire
Nella mia settimana tra Provenza e Camargue ho scelto Arles come base fissa. Ho soggiornato presso Les Alycamps, un appartamento con due camere da letto (attenzione, letto matrimoniale alla francese, quindi da una piazza e mezza). L’appartamento è molto bello e accogliente, tutte le comunicazioni con i proprietari sono avvenute tramite whatsapp (le chiavi si trovano in una scatola con codice). Molto molto consigliato, soprattutto se decidete di esplorare i dintorni. Davanti allo stabile c’è un parcheggio gratuito. La zona potrà sembrarvi un pochino popolare ma è veramente molto tranquilla e sicura.
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