Alla scoperta della storia e dell’archeologia antica di Atene, la storica capitale della Grecia.
Una domanda che mi viene posta spesso su Atene è “quanti giorni dovrei starci per vederla?”; la risposta è molto soggettiva ma io credo che 4 giorni ad Atene siano sufficienti come assaggio, per vedere le principali attrazioni della capitale greca.
L’antica cultura greca permea la città, con templi e rovine da visitare e scoprire, ma la città riserva anche parecchie sorprese più moderne. In questo post vi racconto quali sono secondo me le cose imperdibili tra le prime: Atene tra storia e archeologia
L’Acropoli
Non c’è modo migliore per iniziare la scoperta di Atene che visitare l’Acropoli, il sito archeologico più famoso della Grecia. Formata da un bellissimo complesso di templi e statue, l’Acropoli è conosciuta in tutto il mondo come il simbolo dell’antica cultura greca. La struttura più importante è sicuramente il Partenone, che si credeva fosse stato costruito in dedica alla dea Atena, ma si possono ammirare anche i Propilei, l’Eretteo, il Tempio di Atena Nike e il Teatro di Dionisio, risalente al VI secolo.
L’Acropoli apre tutti i giorni alle 8.30; in biglietteria è possibile acquistare un biglietto pluri-giornaliero a 30€ per scoprire diversi siti archeologici e monumenti antichi della città.
Il teatro di Dioniso e l’Odeon di Erode Attico
Il Teatro di Dioniso è il primo e più antico teatro del mondo; costruito nel VI secolo, si trova ai piedi dell’Acropoli. Il sito è il luogo perfetto per riposarsi e viaggiare indietro nel tempo, seduti sui gradini immaginando come una volta le persone guardavano gli spettacoli! Il teatro è un semicerchio di sedili in marmo posti di fronte al palcoscenico principale.
Sullo stesso lato, si trova l’Odeon di Erode Attico, un altro teatro in pietra all’aperto, molto meglio conservato e con un muro di fondo completamente in pietra. Qui si tengono ancora concerti ed eventi artistici ed è generalmente meno affollato rispetto a quello di Dioniso.
I Propilei
I Propilei sono l’ingresso monumentale all’Acropoli di Atene, costruiti nell’anno 432 a.C., ma rimasti incompiuti a causa dell’inizio della guerra del Peloponneso. Hanno un aspetto unico non solo per dal punto di vista architettonico, ma anche per la combinazione dei materiali usati: il marmo Pentelico bianco e la pietra grigia di Eleusi. Attraversando i Propilei, proseguendo sulla Sacra Via pavimentata di marmo, si arriva al Partenone, mentre a sinistra si vede la snella sagoma dell’Eretteo.
Il Partenone
Il Partenone è l’attrazione più famosa di Atene e dell’intera Grecia. Costruito circa 2500 anni fa, è dedicato alla dea greca Atena. All’interno custodiva una statua dorata di 12 metri, opera di Fidia, che rappresentava la dea da cui prende il nome la città. Nel periodo bizantino la statua di Atena fu portata a Bisanzio e venne distrutta nel 1203, durante l’assedio dei Crociati.
l tempio ha subito tante modifiche durante il tempo: è stato trasformato in una chiesa dedicata a Santa Sofia, riccamente impreziosita da affreschi e mosaici, diventando poi cattedrale sotto i Franchi, prendendo il nome di Santa Maria di Atene. I Turchi lo trasformarono in una moschea, affiancandolo con un minareto all’angolo sud-ovest. L’edificio era interamente dipinto con colori vivaci che sono però andate in rovina nel 687 a causa di un’esplosione.
Il Tempio di Athena Nike
Questo tempio è il più piccolo dell’Acropoli e si trova sul bordo di un’alta scogliera nella parte sud-occidentale. Fu costruito durante il periodo dell’Alto Classico, progettato dallo stesso architetto del Partenone, ed è dedicato agli incontri degli dei e alle battaglie greche contro Barbari e Beoti. E’ spesso indicato come la perla dell’Acropoli, per la sua posizione estremamente panoramica e per il marmo bianco pantelico dalle sfumature dorate con cui è costruito.
L’Eretteo
L’Eretteo, sito nella parte settentrionale dell’Acropoli, è famoso per le sei statue di fanciulle che sostengono il suo tetto. Questo tempio è il luogo più sacro di tutta l’area; qui infatti si dice che Atena piantò un ulivo (simbolo sacro) che venne rovinato dagli invasori persiani ma che apparì nuovamente nello stesso posto dopo che se ne furono andati. Costruito negli ultimi 20 anni del V secolo, ha un design insolito, differente da quello di molti templi greci, ed è “diviso” in due parti, una dedicata ad Atena e l’altra a Poseidone
Agorà Antica
Questo antico sito archeologico è stato utilizzato come mercato per 5000 anni; le persone si riunivano in questo luogo per discutere di idee politiche e altre questioni. Sofocle e Socrate erano tra i frequentatori abituali. L’antica Agorà fungeva anche da zona residenziale, infatti il terreno è ancora ricoperto di ruderi di antichi edifici e sentieri. Nel complesso dell’Agorà Antica si trova il Tempio di Efesto, che era il dio del fuoco, dell’arte del metallo e dell’artigianato, e la Stoà di Attalo. Il tempio è facilmente visibile in un angolo dell’Agorà, dietro gli alberi, riconoscibile dalla sua forma che ricorda il Partenone in miniatura. A destra dell’Agorà, si vede il portico dei Giganti ornato alcune statue provenienti dall’Odeon di Agrippa.
Agorà Romana
Costruita nel I secolo a.C. al tempo del regno di Giulio Cesare, l’Agorà Romana (il Foro romano) si trova vicino a Piazza Monastiraki. All’interno del sito si trova la Torre dei Venti (Naos Aiolou), uno dei simboli distintivi di Atene. L’Agorà Romana ospitava numerosi uffici e negozi, essendo il fulcro della vita commerciale durante il dominio romano. La Biblioteca di Adriano, costruito nell’anno 132 a.C., ospitava invece il nucleo culturale della città.
Trovate tutte le foto dedicate ad Atene nel mio spazio Flickr dedicato.
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