Alla scoperta di Salonicco, la seconda città della Grecia, una meta ideale da visitare in un fine settimana.
Salonicco forse non è una città “classicamente bella” ma è estremamente viva ed affascinante, la culla della civiltà occidentale, dove l’antichità si fonda con il presente. Ricca di storia e musei, ma anche di locali e street art, è una meta ideale per un fine settimana, visitabile anche nei mesi più freschi dell’autunno, grazie alla posizione sul mare.
La Torre Bianca, il simbolo della città
Collocata sulla passeggiata lungomare è senza dubbio il simbolo di Salonicco. Nel corso degli anni ha assunto diverse funzioni, prima fu un forte, poi una guarnigione e infine una prigione e per questo ha avuto diversi nomi: Fortezza di Kalamaria, Torre dei Giannizzeri, Torre del Sangue… Il nome attuale, Torre Bianca, gli fu dato nel 1890 quando venne dipinta di bianco dagli Ottomani. All’interno è possibile visitare una mostra multimediale sulla storia della città.
Il lungomare di Salonicco
E’ decisamente una delle passeggiate più belle della città e infatti in ogni momento vi troverete abitanti e turisti che passeggiano o vanno in bicicletta (attenzione alle piste ciclabili!). La passeggiata parte dalla Sala Concerti e arriva fino al porto. Durante il tragitto si trovano molte attrazioni: la Torre Bianca, la statua di Alessandro III di Macedonia a Cavallo, la scultura Umbrellas di Zongolopoulos, oltre a giardini, parchi giochi, piste da skate, musei… Da non mancare una passeggiata all’ora del tramonto, con il sole che si tuffa nel mare e le montagne, tra cui il Monte Olimpo, all’orizzonte.
Ladadika
Posto ideale per le serate a Salonicco, Ladadika è lo storico quartiere vicino al porto. E’ un susseguirsi di bar, ristoranti, taverne tipiche, birrerie… La zona è stata totalmente distrutta dall’incendio del 1947 ma è stata sapientemente riqualificata, mantenendo pietre, mattoni e legno negli edifici. Merita una nota la ricca street-art della zona, visibile sia sulle altissime pareti dei condomini, che nelle serrande dei negozi o agli angoli delle vie.
Ano Poli, la città alta
Questa zona, chiamata anche Città Vecchia, è l’unica parte di Salonicco che è sopravvissuta all’incendio del 1917. Camminando per i vicoli silenziosi e prevalentemente residenziali sembra quasi di tornare indietro nel tempo, immersi in uno stile architettonico che richiama il passato bizantino della città. Dimore di stampo macedone, stradine strette e acciottolate, terrazze che si affacciano sulla città moderna e sul mare, balconi e cortili fioriti e gli immancabili gatti.
Diversi sono i monumenti classificati Patrimonio Culturale dell’Umanità in questa parte della città: la Chiesa di Santa Caterina, la Chiesa di San Demetrio, San Davide, la Chiesa degli Arcangeli, il Mausoleo di Mousà Baba, il Monastero Monì Vladaton. Merita una visita il silenzioso Monastero Latomos con la chiesa di Osios David, molto piccola ma con un meraviglioso mosaico raffigurante la Teofania.
Il nucleo della Città Alta è custodito dalle mura, intervallate dalla torre di Trigoniou, da cui si ha una vista spettacolare su Salonicco. All’interno della Cittadella si trova la fortezza Eptapyrgo, circondata da stradine alberate e silenziose, con alberi, fiori e qualche buona taverna.
Per una pausa al di fuori delle mura, vi consiglio di salire sulla terrazza del Castra Terrace Bar per gustare un freddo cappuccino. Per pranzo invece vi consiglio Yenti, a pochi passi dalla fortezza, con una bella terrazza ombrosa e un menù greco da gustare!
Scendendo dalla Città Alta, si può arrivare alla casa natale di Ataturk, il presidente turco nato qui. Ora ospita un museo dedicato oltre al Consolato Turco.
Piazza Aristotelous
E’ una delle piazze più grandi della Grecia. Totalmente distrutta a causa dell’incendio che devastò Salonicco nel 1917, è stata ricostruita su un progetto dell’architetto francese Hèrbard. La piazza presenta una mescolanza di stili, dal classico europeo al bizantino. Due edifici concavi meritano uno sguardo particolare: l’albergo Electra Pallas ed il cinema Olympion (che è la sede del Festival del Cinema di Salonicco).
La sua posizione, orientata verso il mare, l’ha resa uno dei luoghi più amati e popolari per residenti e turisti. I suoi caffè sono pieni di gente in ogni momento della giornata, mentre decine di eventi e manifestazioni vi si svolgono durante tutto l’anno.
Lungo un lato della piazza si trova la statua di Aristotele; tra gli studenti della città si dice che se la tocchi diventi “più saggio” e che il filosofo ti aiuterà a superare gli esami universitari!
Piazza Navarinou, Rotonda
La zona attorno a Piazza Navarinou è la zona universitaria della città ed è quindi ricca di caffè dove rilassarsi in tranquillità nelle piazze alberate e ombrose. Al centro della piazza sorge uno dei monumenti più importanti di Salonicco, la Rotonda, il sito archeologico del complesso romano che fu fatto costruire dal Cesare Galerio, imperatore romano. Oltre alla Rotonda (detta anche Tomba di Galerio) si possono vedere l’Arco di Galerio e, scendendo verso il mare, i resti del Palazzo di Galerio.
Palazzo di Galerio (o Palazzo imperiale romano di Tessalonica): antica struttura costruita al tempo del “Cesare” Galerio (dopo il 298/299 circa). Chiuso fra alti palazzi moderni che in parte ne hanno coperto le vestigia, si riconosce comunque un cortile a peristilio, circondato da a portici con mosaici pavimentali su cui si affacciano dodici stanze e un edificio absidato a pianta ottagonale (aula ottagona), forse la sala del trono.
Arco di Galerio: eretto a Tessalonica dopo il 297 per celebrarne il trionfo contro il re persiano Narsete. Su di esso è raffigurato Galerio in vari momenti della guerra contro i Persiani: mentre è a cavallo e calpesta i soldati di Narsete, mentre offre un sacrificio agli dei per ringraziarli della vittoria, mentre entra in una città. Si vedono poi immagini simboliche dei tetrarchi tra gli dei Olimpici che vengono rappresentati in modo identico come metafora della concordia e la “fratellanza” tra i quattro principi.
Tomba di Galerio: mausoleo romano di forma circolare costruito in connessione con l’Arco di Galerio, trasformato in chiesa (la cosiddetta “rotonda di San Giorgio”) nel IV secolo sotto l’imperatore Costantino I o Teodosio I. Nel 1590 la rotonda fu trasformata in moschea (Hortaç Efendi Camii) e vi fu aggiunto un minareto. Quando Salonicco passò sotto il dominio greco nel 1912, la rotonda divenne di nuovo una chiesa, ma nel 1917 divenne il Museo macedone. Nel 1978 l’edificio fu danneggiato da un terremoto e successivamente restaurato. Nel 1999 la rotonda è stata riaperta come museo, anche se la Chiesa greco-ortodossa rivendica ancora l’edificio.
I mercati di Salonicco: Modiano, Kapani e Louloudadika
Il “quartiere dei mercati” si trova nel centro della città bassa fin dall’epoca dell’occupazione turca. E’ una zona ricca di profumi, sapori e colori, dove si possono trovare carne, spezie, pesce, verdure oltre che oggetti per la casa e abbigliamento (questi ultimi nel mercato di Kapani). Il mercato di Modiano fu costruito nel 1922 nel centro del quartiere ebraico; qui la vendita di frutta, verdura, pesce, formaggi e spezie avviene nelle antiche gallerie tradizionali, costellate anche di piccoli bar e ristorantini. Il Louloudakia è il mercato dei fiori e si trova nello spazio esterno del Yahudi, un hamam del XVI secolo oggi utilizzato come spazio dedicato agli eventi culturali.
I musei di Salonicco
L’offerta museale della città è ampia e variegata. Immancabile è sicuramente il Museo Archeologico. Altri musei interessanti sono il Museo della Cultura Bizantina e il Museo d’Arte Contemporanea.
Tre dolci e un salato tipici di Salonicco
Bougatsa: pasta fillo preparata con il semolino con ripieno di crema, spolverata di zucchero a velo e cannella. Esistono anche versioni salate con ingredienti come feta, spinaci o carne per la farcitura. Io l’ho assaggiata, nella versione dolce, da Yummi Café.
Trigona: cono di pasta sfoglia riempito di crema. Si trovano in mostra nelle vetrine di moltissime pasticcerie ma merita andare ad assaggiare quelli di Trigona Elenidis, una piccola pasticceria aperta dal 1960. Qui vi riempiranno la trigona al momento.
Ekmek kantaifi: base di pan di spagna inzuppato in uno sciroppo di zucchero ricoperta da panna montata cosparsa di noci e pistacchi tritati. Non ce l’ho fatta ad assaggiarlo, sarà per la prossima volta.
Koulouri: anelli di pane croccante di sesamo, famosi un po’ in tutto il mondo ma a quanto pare nati qui a Salonicco.
Dove mangiare e dove dormire a Salonicco
Come scritto sopra, in Città Alta ho mangiato molto bene da Yenti, a pochi passi dalla fortezza. In Città Bassa ho mangiato da The Rouga, Pakadiko (in zona Ladadika) e da Nostos (in zona universitaria).
Ho alloggiato allo Stay Hybrid Hostel, in camera doppia a letti singoli con bagno privato (senza colazione), a 124€.
Trovate tutte le foto dedicate a Salonicco nel mio spazio Flickr dedicato.
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