Alla scoperta di Stolvizza, Val Resia, nella parte nord-occidentale del Friuli Venezia Giulia, tra sentieri, tradizioni e mestieri antichi.
La Val Resia, in provincia di Udine, si trova nella zona nordoccidentale del Friuli Venezia Giulia. È una valle che si estende tra le Prealpi e le Alpi Giulie, per cui presenta caratteristiche molto diverse a seconda del versante. È una valle isolata, che parte da Resiutta a fondo valle e si allunga fino a Stolvizza, con poco più di mille abitanti. Questo isolamento le ha consentito di conservare una forte identità che si esprime in modo particolare attraverso la lingua parlata, il dialetto resiano.
Il dialetto resiano appartiene alla famiglia dei dialetti sloveni; si è sviluppato infatti dallo stesso ceppo dello sloveno parlato ai giorni nostri, declinandosi in quattro varianti corrispondenti alle frazioni principali (Stolvizza, Oseacco, San Giorgio e Gniva). È un dialetto trasmesso prevalentemente in forma orale, i primi scritti religiosi risalgono solo al XVIII secolo. Dagli anni Settanta diverse iniziative cercano di preservare e valorizzare questa lingua, che è tutelata poiché appartenente ad una minoranza storica.
Ci sono diversi percorsi che si possono fare nella vallata, in questo articolo vi parlerò di Stolvizza, l’ultima frazione che si incontra risalendo la strada. Il percorso più famoso è sicuramente il sentiero Ta Lipa Pot (dal dialetto resiano, significa Il bel Sentiero), un bel percorso circolare che si può imboccare nei pressi di Stolvizza, in Val Resia. Il percorso è molto suggestivo, tra pezzi nel sottobosco ed altri più aperti, si possono ammirare cascate e ruscelli e una bellissima vista sui monti circostanti (Canin, Sart e altri). Ci sono due percorsi, sovrapposti dalla partenza fino al primo incrocio con la strada asfaltata; il più breve è di 5km, ha un dislivello di 200 metri e si può fare in due ore di cammino; il secondo è di 10km, ha un dislivello di 350 metri e richiede circa tre ore.
Molto interessanti sono anche le testimonianze del passato, che si possono vivere visitando due piccoli ma interessanti musei a Stolvizza: il Museo Etnografico della Gente della Val Resia e il Museo dell’Arrotino.
Il Museo Etnografico della Gente della Val Resia propone diverse esposizioni su differenti tematiche, come la tessitura e il mobilio tradizionale. Particolarmente interessante è la ricostruzione di una tipica casa resiana su due piani, con la cucina al piano terra e la camera al piano superiore, in cui spicca una interessante cassa dotate dipinta con i motivi floreali tipici della vallata. Il Museo è aperto tutti i giorni dalle 10 alle 13 e dalle 14 alle 16.
Il Museo dell’Arrotino è una ricca testimonianza del passto. A causa della particolare posizione geografica della Val Resia, i suoi abitanti nei secoli passati dovettero escogitare nuovi lavori che permettessero di sopravvivere. Così nacque il mestiere dell’Arrotino. Girando di paese in paese, con la mola che gira bagnata dall’acqua, tra lame di coltelli e forbici taglienti, gli arrotini della Val Resia raggiunsero ogni angolo d’Europa. Il Museo dell’Arrotino vuole ripercorrere lo sviluppo di questa arte attraverso fotografie e oggetti del tempo passato. Il museo è aperto tutti i giorni, tranne il lunedì, con orari che potete trovare sul sito www.arrotinivalresia.it.
Se cercate un posto in zona in cui mangiare in maniera semplice ma molto piacevole, vi consiglio la Trattoria All’Arrivo, all’entrata di Stolvizza. Un buon piatto di tagliatelle con il capriolo o un gustoso frico con la polenta sono sempre l’ideale!
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