Visita a La Rocchetta Mattei, il castello moresco nel cuore verde dell’Appennino Tosco-Emiliano.
La Rocchetta Mattei è un edificio dall’aspetto unico e curioso, che mescola influenze gotiche, medievali e moresche. Costruito nel XIX secolo da Cesare Mattei sui resti di un antico castello medievale – che si dice appartenesse a Matide di Canossa, si trova lungo la strada che va da Bologna a Porretta Terme, nei pressi di Grizzana Morandi, nel cuore dell’Appennino Tosco-Emiliano.
Chi era Cesare Mattei?
Cesare Mattei nacque a Bologna agli inizi dell’Ottocento, in una famiglia dalle buone possibilità, che gli consentì di crescere a stretto contatto con i rappresentanti della cultura dell’epoca. Fu uno dei fondatori della Cassa di Risparmio di Bologna e, nel corso degli anni, Deputato, Conte e Parlamentare. Si ritirò dalla vita politica nel 1850 e si dedicò allo studio della medicina, decidendo di costruire la sua dimora sulle rovine dell’antica rocca di Savignano. Cesare Mattei fu un pioniere dell’Elettromeopatia, una sorta di mescolanza di omeopatia, fitoterapia, alchimia e magnetismo, disciplina che ebbe successo in tutto il mondo. Purtroppo diverse vicende familiari portarono la famiglia Mattei su lastrico. Il Conte morì nel 1896.
Storia de La Rocchetta Mattei
La Rocchetta Mattei fu costruita nel XIX secolo sui resti dell’antico castello medievale di Savignagno- che si dice appartenesse a Matide di Canossa. La ristrutturazione andò avanti per tutta la vita del Conte, che si trasferì nella Rocchetta per seguirne i lavori di riedificazione. La volontà del Conte era quella di rendere La Rocchetta la sede della sua nuova corrente di medicina, nonchè il luogo ideale per accogliere tutti gli ospiti illustri che si sarebbero fatti curare da lui.
La struttura del castello fu modificata più volte dal conte durante la sua vita e dai suoi eredi, rendendola un labirinto di torri, scalinate monumentali, sale di ricevimento, camere private che richiamano stili diversi: dal neomedievale al neorinascimentale, dal moresco al Liberty. I richiami più importanti sono all’Alhambra di Granada e alla Grande Moschea di Cordoba. In quest’ultima stanza si trova la cappella dove è sepolto il Conte.
Tomba del Conte Soffitto moresco
Dopo la morte del Conte la Rocchetta restò agli eredi. Durante la Prima Guerra Mondiale fu però danneggiata pesantemente e gli interni furono depredati da mobilio e decorazioni. Nel 1959 la Rocchetta venne acquistata da Primo Stefanelli che voleva riportarla all’antico splendore e farla diventare una meta turistica; tuttavia alla morte di Stefanelli nessuno prese in mano la situazione e la Rocchetta fu chiusa definitivamente al pubblico, andando via via in rovina con il passare del tempo.
Attualmente la proprietà dell’immobile è della Fondazione Carisbo che nel 2005 decide di acquistare La Rocchetta Mattei e di avviare una filologica operazione di recupero dell’edificio, per ristabilirne il valore artistico e culturale e per renderla nuovamente accessibile dopo anni di chiusura e abbandono.
Un po’ di foto
Come prenotare la visita alla Rocchetta Mattei
La Rocchetta è visitabile solamente su prenotazione e in piccoli gruppi guidati. I giorni di apertura con i relativi orari disponibili si possono vedere sul sito ufficiale https://www.rocchetta-mattei.it/
Cosa vedere nei pressi della Rocchetta Mattei?
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