Mantova è la città perfetta per un fine settimana tra musei, passeggiate tra piazze, chiese e palazzi e un’ottima cucina tipica.
Mantova si specchia nelle acque del Mincio, che qui forma tre laghi (Superiore, di Mezzo e Inferiore). Particolarmente affascinante è la vista da est della città che si ha lasciando la macchina al parcheggio di Campo Canoa e raggiungendo il bordo del lago.
Il nucleo medievale di Mantova, centro politico e culturale della città, si sviluppa su tre piazze principali: piazza delle Erbe, piazza Broletto e piazza Sordello.
Piazza delle Erbe è l’antico luogo del mercato di frutta e verdura. Sulla piazza si affaccia il Palazzo della Regione, affiancato dalla Torre dell’Orologio e dalla Rotonda di San Lorenzo, la chiesta più antica della città. Quest’ultima, fondata dalla contessa Matilde di Canossa, fu costruita sul modello del Santo Sepolcro di Gerusalemme. Piazza delle Erbe è delimitata dai portici di case tardogotiche e rinascimentali; molto particolare è la Casa del Mercante, la cui facciata un tempo era decorata con foglie d’oro.
Ai margini della piazza si trova la Basilica di Sant’Andrea. Edificata per volere di Ludovico II Gonzaga, su progetto di Leon Battista Alberti, conserva nella cripta i due vasi con il sangue portato a Mantova dal centurione romano Longino che trafisse il costato di Gesù facendo uscire sangue misto ad acqua. La reliquia è visibile solo il Venerdì Santo, quando viene portata in processione per la città.
Piazza Broletto è attorniata prevalentemente da edifici del periodo medievale: il Palazzo del Podestà con la Torre Comunale, l’Arco dell’Arengario e il Palazzo del Massaro. Sulla facciata spicca una statua duecentesca di scuola veronese raffigurante “Virgilio in cattedra”, con la berretta dottorale e le braccia poggiate al leggio. che reca incisa l’iscrizione “Virgilius Mantuanus poetarum clarissimus”.
Piazza Sordello è il cuore della città antica ed è delimitata da alcuni dei più interessanti monumenti di Mantova. Sul lato occidentale si possono osservare la Torre del Gabbia e il sottostante Palazzo Acerbi, Palazzo Castiglioni che fu probabilmente residenza dei Bonacolsi, il quattrocentesco Palazzo degli Uberti e il settecentesco Palazzo Vescovile. Sul lato nord si trova il Duomo, la Cattedrale di San Pietro, che merita una visita anche all’interno. Sul lato orientale si trova il Palazzo Ducale, con la Magna Domus e il Palazzo del Capitano direttamente affacciati sulla piazza, e il Castello di San Giorgio, più arretrato.
Trascorrere un fine settimana nella città lombarda vuol dire anche fare un salto nel tempo fino al Rinascimento, alla fastosa corte dei Gonzaga. A quell’epoca risalgono infatti il Castello di San Giorgio e il Palazzo Ducale. Il complesso del Palazzo Ducale occupa una superficie di 34.000 metri quadrati e si articola in diversi appartamenti, gallerie, cortili e giardini. Tra le sale di spicco ci sono sicuramente la Stanza del Labirinto, la Grotta di Isabella d’Este e la Sala di Troia.
Di particolare rilievo nella torre di nord-est del Castello di San Giorgio è la Camera degli Sposi, famosa per l’oculo sul soffitto dove si apre uno scorcio di cielo cinto da una balconata a cui si affacciano putti alati, cortigiane e perfino un moro. Alle pareti ci sono invece i componenti della famiglia e della corte di Ludovico II Gonzaga.
Se Palazzo Ducale era il centro della vita politica dei Gonzaga, l’altro capolavoro architettonico della città, Palazzo Te, era lo spazio destinato a svago, feste e ricevimenti. Palazzo Te ospita oggi il Museo civico della città di Mantova, nonché importanti mostre temporanee. Al suo interno ospita alcune sale meravigliose: la Sala dei Cavalli (la più ampia, destinata alle feste da ballo, dove sono rappresentati a grandezza naturale i purosangue tanto amati da Federico II), la Camera di Amore e Psiche (destinata in origine ai banchetti, decorata con la vicenda mitologica che rimanda tuttavia all’amore tra Federico II e la sua amante) e la Sala dei Giganti (completamente affrescata sulle pareti e sulla volta con la caduta dei Giganti che avevano osato la scalata dell’Olimpo).
Vi consiglio di acquistare i biglietti per la visita di Palazzo Ducale e di Palazzo Te direttamente dal sito ufficiale dei Musei della città di Mantova. C’è anche la possibilità di prendere un biglietto cumulativo per i due palazzi, con una visita la mattina e una nel pomeriggio ad orari prefissati. C’è anche una navetta gratuita che collega i due poli museali. Se siete in macchina potete lasciarla nel parcheggio di Palazzo Te e raggiungere successivamente il centro (o viceversa). http://www.palazzote.it/index.php/it/
Tra gli edifici assolutamente imperdibili di Mantova spicca sicuramente il Teatro Scientifico del Bibiena, un capolavoro tardobarocco che ospitava sia le riunioni degli Accademici che spettacoli teatrali. Il teatro fu inaugurato nel 1769 con un concerto di Wolfgang Amadeus Mozart, che all’epoca aveva solo 13 anni.
Altro luogo interessante è Palazzo d’Arco, da vedere anche solo per ammirare la Camera dello Zodiaco ospitata nella palazzina rinascimentale. Vale una tappa veloce anche la Casa di Andrea Mantegna, il pittore ufficiale della Corte dei Gonzaga, interessante per il cortile circolare interno.
Dopo tanta cultura, qualche consiglio culinario. La cucina mantovana è veramente superlativa! Tra le specialità da non perdere ci sono sicuramente i tortelli di zucca e il risotto alla pilota. Tra i dolci meritano un assaggio la torta sbrisolona, la torta delle rose e la torta elvezia. Ovviamente nulla di tutto questo è dietetico… ma è incredibilmente buono!
I posti dove ho mangiato io nel mio weekend mantovano, e che mi sento di consigliare caldamente sono: Antica Osteria Ai Ranari, Osteria Delle Quattro Tette, Bernardelli – Panificio Pasticceria Caffetteria, Bigoleria “Al Torchio”, Il Trovatore.
Trovate tutte le foto del mio fine settimana a Mantova nel mio spazio Flickr: https://www.flickr.com/photos/borntotravel77/albums/72157718102027922 oppure qui sul sito nello spazio dedicato alle fotografie dell’Italia: https://www.claudiatoffolon.com/italia/
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