Bosnia Erzegovina, Pocitelj

Bosnia-Erzegovina, 10 giorni on the road

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In questo post vi propongo un itinerario alla scoperta della Bosnia Erzegovina, passando per città, piccoli e graziosi paesini arroccati e luoghi spirituali immersi nel verde.

Bosnia Erzegovina, Pocitelj
Bosnia-Erzegovina, Pocitelj

La Bosnia Erzegovina è una Paese che si trova nel cuore dei Balcani occidentali, nel punto di incontro tra Oriente e Occidente, tra la storia ottomana e quella austro-ungarica. L’itinerario di cui vi parlo in questo post è stato fatto in macchina, con partenza da Trieste, e ha toccato alcuni dei punti più importanti del Paese, fino ad arrivare a Trebinje, nel sud, per poi risalire attraverso la Croazia costiera. Non intende essere un itinerario esaustivo, molti posti non sono stati toccati, ma consente di scoprire alcuni aspetti che caratterizzano questa terra.

Bosnia-Erzegovina, itinerario di viaggio

Prima tappa dell’itinerario attraverso la Bosnia Erzegovina è stata Jajce. Arrivando da Trieste verso l’ora di pranzo, ci si può ritagliare mezza giornata per vedere le principali attrattive della città. Jajce è famosa perchè durante la Seconda Guerra Mondale si svolse la seconda sessione dell’AVNOJ (il consiglio antifascista di liberazione nazionale della Jugoslavia) durante il quale vennero gettate le basi del nuovo Stato Federale Jugoslavo con Tito Primo Ministro. A memoria di questo, in città si trova un piccolo Museo dell’AVNOJ all’interno del quale spicca una grande statua di Tito. Oltre a questo, Jajce ha un’importanza particolare per la storia bosniaca più antica, poichè qui venivano incoronati di Re di Bosnia nel periodo medievale. L’attrattiva principale della città sono le imponenti cascate, dal salto di 21 metri, che si possono ammirare dai giardini che si trovano dietro la porta di Travnik. Tra le altre cose da vedere in città ci sono delle Catacombe del 1400 con delle interessanti incisioni (leggenda narra che in questo spazio si nascose Tito nel 1943 – se volete visitarle chiedete la chiave al caffè che sta nella Torre dell’Orso), il campanile di San Luca del XV secolo, la piccola Moschea Dizdar, le rovine di una fortezza da cui si gode di una magnifica vista, l’Antica Casa Krslak (sapientemente restaurata) e i resti di un tempio di Mitra (le chiavi per accedervi sono a disposizione all’ufficio delle informazioni turistiche).

Bosnia Erzegovina, Jajce
Bosnia Erzegovina, Jajce
Bosnia Erzegovina, Jajce
Bosnia Erzegovina, Jajce

Seconda tappa è la città di Travnik, famosa perchè scenario dove è ambientato il libro di Ivo Andric “La cronaca di Travnik”, al quale è dedicato il Museo Ivo Andric, ospitato in una casa che vuole somigliare il più possibile al luogo dove è nato il celebre scrittore. Tra le altre cose da non perdere ci sono la Moschea Multicolore con dei vivaci affreschi sulla facciata esterna, le turbe del visir (in passato numerosi governatori ottomani vissero qui), le rovine del castello medievale sulle cui mura si può fare una piacevole passeggiata e, facendo due passi oltre il torrente Plava Voda, le Turbe di Muftijino del 1780 attorniate da una madrasa colorata.

Bosnia Erzegovina, Travnik
Bosnia Erzegovina, Travnik

Si prosegue quindi per Sarajevo, la mulietnica capitale del Paese di cui vi parlo nel mio post https://www.claudiatoffolon.com/2020/07/02/sarajevo-cosa-vedere-nella-capitale-della-bosnia-erzegovina/

La quarta tappa è a Ostrozac, dove si trova uno tra i castelli medievali più belli della Bosnia Erzegovina. Le mura che racchiudono la cittadella sono conservate in ottimo stato, molto particolari le torre dalle guglie gotiche che le intervallano, e all’interno si trova un giardino di sculture in stile modernista. L’interno del castello è arredato con mobili distrutti e vandalizzati durante la Guerra dei Balcani, che conferiscono all’ambiente un aspetto piuttosto tenebroso.

Bosnia Erzegovina, Ostrozac
Bosnia Erzegovina, Ostrozac
Bosnia Erzegovina, Ostrozac
Bosnia Erzegovina, Ostrozac

Si prosegue quindi per la quinta tappa, Mostar. Vi parlerò della capitale dell’Erzegovina in un post a parte. Da Mostar, con un breve tragitto, si raggiungono le tre tappe successive: Blagaj, Medugorje e Pocitelj.

Blagaj, situata nei pressi del Fiume Buna, è una tappa ideale da fare in mezza giornata. Le attrazioni principali da vedere sono un Monastero derviscio costruito in legno e muratura, la Moschea del Sultano Solimano e la Fortezza in rovina. Ma la motivazione principale per fermarsi qui è data dalla presenza di una bellissima Casa Orientale (cercate il cartello Velagomed), un complesso ottomano che si sviluppa attorno a dei giardini attraversati da un fiume, nei pressi del quale si trovano anche un mulino e una grotta in cui fare tappa per un caffè.

Bosnia Erzegovina, Blagaj
Bosnia Erzegovina, Blagaj

Medugorje è una delle località più visitate dell’Erzegovina perchè qui nel 1981 alcuni ragazzi dichiararono di aver avuto delle visioni della Vergine Maria. Queste apparizioni non sono state riconosciute dalla Chiesa cattolica ma la piccola cittadina è diventata meta di pellegrinaggio per fedeli che arrivano da ogni parte del mondo. Il complesso religioso inizia con la Chiesa di San Giacomo, dalla quale si imbocca un viale alberato di 200 metri, la Via Domini, che passando davanti a diversi mosaici conduce al Cristo Risorto, una statua di bronzo alta 5 metri realizzata in stile modernista. La Via Domini procede poi fino alla Collina delle Apparizioni.

Bosnia Erzegovina, Medugorje
Bosnia Erzegovina, Medugorje
Bosnia Erzegovina, Medugorje
Bosnia Erzegovina, Medugorje

Pocitelj è un piccolo capolavoro immerso nella natura, una cittadina di epoca ottomana conquistata dai turchi nel 1471 e da allora rimasta di importanza strategica per la lotta contro la Dalmazia e la Repubblica di Venezia. Negli anni ’80 a Pocitelj fiorì una comunità di artisti ma il paese fu ampiamente saccheggiato durante il conflitto balcanico; un’opera di riqualificazione lo ha riportato recentemente all’atmosfera originaria. La cosa migliore da fare è girare per le vie del paesino, entrando dalla porta principale. Tra le cose da vedere ci sono la Madrasa Sisman Ibrahim, con il portico in pietra e il tetto sormontato da cinque torri, Casa Gavrakapetanovic, casa della comunità di artisti fino al 1993, la Moschea di Hadzi Alijna, con i suoi gradini, la Torre dell’Orologio e la Torre Gavrakapetan. Per una lunga pausa per un lungo caffè balcanico da prendere chiacchierando e ammirando la stretta vallata, vi consiglio la Pocitelj Pizzeria (dove però non servono pizze ma ottimo e semplice cibo balcanico) e il suo magnifico terrazzo.

Bosnia Erzegovina, Pocitelj
Bosnia Erzegovina, Pocitelj
Bosnia Erzegovina, Pocitelj
Bosnia Erzegovina, Pocitelj

Arrivati fino a Pocitelj vi consiglio di allungare la strada per raggiungere l’ultima tappa di questo percorso nella Bosnia Erzegovina e di arrivare a Trebinje, cittadina dalle architetture ottomane appartenente alla Repubblica Serba di Bosnia ed Erzegovina. Qui infatti i cartelli stradali e le insegne improvvisamente cambiano i caratteri e tutto viene scritto con l’alfabeto cirillico. Il centro storico di Trebinje è piccolo e compatto, cinto da mura e senza cose particolari da vedere, ma ricco di fascino: sedetevi ad uno dei caffè e godetevi il via vai della gente. Tra le attrattive principali meritano comunque uan visita Trg Svobode, con al centro un monolite di pietra sormontato da un angelo che ricorda la cacciata degli austriaci dalla città nel 1918, il Ponte Arslanagic, sopravvissuto ai bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale ma travolto poi da un dissesto idrologico e ricostruito in posizione poco felice e la Chiesa Presvete Bogorodice, con un trionfo di archi e cupole ispirato al Monastero Graganica in Montenegro (luogo sacro per i serbi).

Bosnia Erzegovina, Trebinje
Bosnia Erzegovina, Trebinje

Da qui potete decidere di risalire in Italia lungo la costa della Croazia, magari facendo tappa alla vicinissima Dubrovnik e poi spostandovi più a nord a Spalato, come ho fatto io.

Qui sotto infine, un paio di scatti dei buonissimi piatti della cucina balcanica!

Bosnia Erzegovina, piatti tipici
Bosnia Erzegovina, piatti tipici
Bosnia Erzegovina, piatti tipici
Bosnia Erzegovina, piatti tipici
Bosnia Erzegovina, pausa caffè (lunga pausa caffè!(
Bosnia Erzegovina, pausa caffè (lunga pausa caffè!(

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