Tra le cose da vedere a Washington non può assolutamente mancare la visita a quello che è comunemente chiamato il Mall, un grande parco lungo circa 3 chilometri situato nella zona tra il Lincoln Memorial al Campidoglio, costituito da memoriali e musei che ricordano alcune tra le tappe più importanti della storia della Nazione e non solo. Questo spazio è stato teatro di molte proteste, come la marcia contro la guerra in Vietnam del 1969, ed è il luogo in cui molti cittadini americani si riuniscono per assistere alla cerimonia di insediamento dei presidenti degli Stati Uniti e per i festeggiamenti del 4 luglio, giorno dell’indipendenza.
In questo post, vi propongo un itinerario per una passeggiata che può durare una mezza giornata. Tutti i punti di interesse storico sono facilmente accessibili e il percorso è adatto a chiunque, oltre ad essere completamente gratuito (a parte la salita alla piattaforma che sovrasta il Monumento a Washington).
Il primo memoriale che si incontra lungo questo percorso è uno degli inconfondibili simboli di Washington DC, il Washington Monument. Realizzato con 36.000 blocchi di marmo, con i suoi 169 m di altezza è la costruzione più alta della città, nonchè la sruttura in pietra più alta del mondo. Originariamente l’obelisco doveva essere collocato in un punto direttamente allineato con il centro della Casa Bianca e il Campidoglio, ma il terreno in questa posizione si rivelò troppo instabile per sostenere il vasto obelisco proposto che pertanto si trova a 119 metri più ad est rispetto alla posizione prevista. La sua realizzazione si svolse in due fasi, come si può notare dalle tonalità diverse del marmo a circa un terzo dell’altezza: i lavori di costruzione furono infatti interrotti a causa della guerra, e quando furono ripresi la cava originaria si era esaurita. Dalla piattaforma panoramica si ammirano suggestive vedute sulla città ma i biglietti vanno a ruba! Una curiosità: nessun edificio a Washington D.C. può essere più alto dell’Obelisco Washington.
Scendendo lungo i sentieri del Washington Monument Grounds fino ai margini della Reflecting Pool, si incontra il National World War II Memorial. Inaugurato nel 2004, il Memoriale ai caduti della seconda guerra mondiale è dedicato ai 400.000 americani morti nel secondo conflitto mondiale e ai 16 milioni di soldati statunitensi che prestarono servizio tra il 1941 e il 1945. Le due strutture semicircolari attorno alla spianata simboleggiano la vittoria nelle aree dell’Atlantico e del Pacifico, mentre ognuno dei 56 pilastri circostanti rappresenta uno stato o un territorio americano. Lungo i muri del memoriale si possono vedere i bassorilievi che raffigurano scene di guerra, mentre lungo il lato ovest si trova il Freedom Wall con le sue 4.048 stelle d’oro, una per ogni cento americani che morirono nella guerra, e di fronte il messaggio “Here we mark the price of freedom”.
Dopo aver esplorato i diversi spazi occupati da questo bellissimo e significativo monumento, si può proseguire la passeggiata nel parco che si apre sulla parte destra della piscina, arrivando prima al Vietnam Women’s Memorial e successivamente al Vietnam Veterans Memorial. Esatto contrario dei monumenti in scintillante marmo bianco di Washington, il Vietnam Veterans Memorial si compone di due basse pareti in granito nero poste a terrapieno e con un angolo che forma una ‘V’ a simboleggiare l’indelebile cicatrice lasciata dalla guerra del Vietnam. Sul monumento sono incisi i nomi degli oltre 58.300 soldati caduti nel corso del conflitto, elencati nell’ordine in cui morirono: le date sono incise sulla lucida superficie scura. Si tratta di un monumento dalle linee volutamente essenziali, ma molto toccante e tanto più sorprendente se si pensa che fu progettato nel 1981 da Maya Lin, una studentessa universitaria di appena 21 anni.
Proseguendo fino all’estremità occidentale del Mall, l’acqua della Reflecting Pool riflette le colonne doriche del solenne tempio neoclassico dedicato ad Abraham Lincoln, il sedicesimo presidente degli Stati Uniti D’America. viso, con espressione assorta e pensierosa, è volto verso il Washington Memorial al di là del parco. Sulle pareti a nord e a sud della statua di Lincoln sono incise le parole del discorso di Gettysburg e del secondo discorso inaugurale. Sugli scalini del monumento, Martin Luther King Jr tenne il celebre discorso “I Have a Dream”; la frase è oggi incisa nel punto preciso in cui King pronunciò il suo discorso, proprio davanti alla statua di Lincoln che già cento anni prima aveva proclamato l’emancipazione degli schiavi neri.
Scendendo la scalinata e proseguendo sulla destra, si arriva al Korean War Memorial. Il Memorial è costituito da più strutture che onorano coloro che si sacrificarono durante il conflitto di tre anni (1950-1953) che fu la guerra di Corea. La parete vista dall’alto appare come un triangolo isoscele, con la punta che interseca un cerchio sopra la Piscina della Memoria. Immagini di truppe che si muovono per mare, terra e aria sono sabbiate sulla superficie del muro, mentre uno squadrone di 19 figure in acciaio inossidabile, inclusi membri di ogni ramo delle forze armate statunitensi, è situato al centro dello spazio commemorativo. Quando le statue da 1.000 libbre si riflettono sul muro di granito, sembrano quindi esserci 38 soldati, che rappresentano il 38° parallelo, la linea di demarcazione della Corea del Nord e del Sud durante il conflitto. Fa molto effetto scorgere la grande incisione sul muro che recita “Freedom is not free”, la libertà non è gratuita.
Il National Mall è anche il luogo in cui nel 1963 si tenne la marcia per i diritti degli afro-americani, durante la quale Martin Luther King pronunciò il suo famoso I have a dream. Attraversando Indipendence Avenue SW, con una breve passeggiata ai margini del West Potomac Park si arriva proprio al monumento a lui dedicato, il Martin Luther King, Jr. Memorial. Inaugurato nel 2011, è il primo monumento commemorativo dedicato a un afroamericano eretto sul Mall. Dietro alla statua di King, realizzata dallo scultore Lei Yixin e nota come Stone of Hope (Pietra della Speranza), vi sono due blocchi che rappresentano la Montagna della Disperazione. Sul muro eretto accanto alla statua, alta quasi 10 m, sono incise alcune celebri citazioni dai discorsi di King.
Procedendo lungo il Tidal Bassin, in pochi passi si incontra lo spazio dedicato al Franklin Delano Roosevelt Memorial. Il monumento commemorativo che occupa una superficie di 3 ettari è un tributo al presidente della storia americana più a lungo in carica, e al periodo storico che coincise con il suo governo. Un percorso conduce tra quattro sale in granito rosso che rievocano il periodo in cui Roosevelt fu presidente in carica, dalla Grande Depressione al New Deal, fino alla seconda guerra mondiale. La storia è narrata tramite statue e iscrizioni, cui si alternano fontane e angoli tranquilli.
Allungando la passeggiata si arriva infine al Jefferson Memorial, il monumento costruito in onore di Thomas Jefferson, padre fondatore e terzo presidente degli Stati Uniti. L’edificio di stile neoclassico fu progettato dall’architetto statunitense John Russell Pope e inaugurato nel 1943.
Si può tornare al punto di partenza continuando a camminare vicino al bordo del lago, risalendo per Main Avenue SW oppure tornando sui propri passi fino al Martin Luther King, Jr. Memorial.
Potete trovare tutte le mie foto scattate a Washington DC nel mio Flickr: https://www.flickr.com/photos/borntotravel77/albums/72157711917866988 oppure qui sul sito nella pagina dedicata agli album di viaggio negli Stati Uniti: https://www.claudiatoffolon.com/america/stati-uniti/
Volete leggere altri articoli sugli Stati Uniti? Sbirciate qua sotto!
- Andy Warhol e Frank Lloyd Wright, arte e architettura nel cuore della Pennsylvania
- Annapolis, la capitale del Maryland sospesa nel tempo
- Baltimora, Maryland – tra musei e murales, sulle tracce di Edgar Allan Poe
- Belmont Mansion, visita alla dimora storica di Nashville
- Boston Common, il parco più antico degli Stati Uniti
- Boston in una settimana, quali quartieri vedere
- Charlottesville e dintorni, nel cuore della Virginia sulle tracce di Thomas Jefferson
- Georgetown (Washington DC): itinerario alla scoperta del quartiere
- Graceland: la leggenda di Elvis Presley a Memphis
- Harley-Davidson Museum a Milwaukee: storia e cultura americana
- Harvard e MIT, la scienza a Cambridge (Boston)
- I (“miei”) musei di Boston, Stati Uniti
- I ponti coperti di Lancaster County, Pennsylvania
- Il Museo World of Coca-Cola: un’esperienza imperdibile ad Atlanta
- L’Eastern State Penitentiary di Philadelphia, il penitenziario abbandonato
- Memphis: cosa vedere nella città del Blues e del Rock and Roll
- Montgomery: la capitale dell’Alabama e il suo ruolo nei Diritti Civili
- Nashville, Cooter’s Place sulle tracce di Hazzard
- Nashville: cosa vedere nella città culla della musica country
- Philadelphia Magic Gardens, arte e mosaico
- Philadelphia, cosa vedere in città
- Stati Uniti, itinerario di due settimane nell’East Coast
- Stati Uniti: un viaggio indimenticabile attraverso Alabama, Tennessee e Georgia
- The Freedom Trail, itinerario nella storia di Boston
- Washington DC, una passeggiata alla scoperta dei memoriali americani