L’Alsazia, storica regione della Francia nord-orientale, è costellata da meravigliosi paesini con le case a graticcio, così perfetti da sembrare la scenografia di una fiaba per bambini, tra case color pastello e strade acciottolate che si inerpicano fino alla piazza centrale del paese.

L’itinerario che vi propongo tocca quattro paesini dell’Alsazia: Eguisheim, Kaysesberg, Riquewihr e Bergheim.
La base di questo giro può essere Colmar. Colmar è dotata di un piccolo aeroporto Colmar-Houssen, ma usufruisce soprattutto dell’Aeroporto Internazionale Strasbourg-Entzheim, distante circa 70 km. In alternativa – come ho fatto io volando con EasyJet da Venezia – si può atterrare all’Aeroporto Aéroport de Bâle-Mulhouse, distante circa 70 km e servito da alcune compagnie low cost e poi noleggiare una macchina. Sfruttando una buona offerta io ho dormito a L’ambassadeur – Colmar centre, che mette a disposizione dei meravigliosi appartamenti. In alternativa si possono cercare soluzioni simili lungo nei paesini o lungo la strada che li collega.

Alla scoperta dell’Alsazia, partendo da Eguisheim
Partiamo quindi in questo magico percorso andando alla scoperta di Eguisheim, un piccolo villaggio che conta poco più di 1500 abitanti. Oltre a essere inserito nella lista dei borghi più belli di Francia, Eguisheim ha ottenuto numerosi riconoscimenti nazionali e internazionali, legati al vino prodotto nei vigneti sulle colline circostanti e alle sue coltivazioni di fiori che non mancano mai alle finestre delle case a graticcio. Il villaggio è circondato da una cinta muraria a doppia parete, costruita nel Medioevo come difesa. A partire dalla metà del XVI secolo molte case sono state costruite appoggiandosi a queste mura; se si guarda la città dall’alto sembra quasi un anello di case che si affacciano su strade circolari! Nella piazza principale, Place du Château Saint-Léon, si possono ammirare belle case rinascimentali, la fontana di San Leone IX e il Castello dei Conti di Eguisheim, dove nacque Papa Leone IX. La fontana è una delle più grandi dell’Alsazia. Il Castello è circondato da un recinto ottagonale del XIII secolo e le sue stanze sono oggi utilizzate per mostre ed eventi. All’interno della chiesetta parrocchiale dedicata a Saint-Pierre e Saint-Paul si può ammirare il vecchio portico, con quattro colonne scolpite e un bellissimo timpano. Il portale ospita una scultura di legno policromo d’eccezionale bellezza, chiamata “la Vergine che s’apre“, risalente al XIV secolo e unico esempio di questo tipo in Alsazia. Tre volte all’anno Equisheim diventa ancora più pittoresco: l’ultimo fine settimana di agosto si svolge la festa del vino, la più antica di tutta l’Alsazia, a settembre si svolge il festival dei sapori musicali, un connubio di musica e vino, a dicembre l’appuntamento è con il mercatino di Natale, che rende ancora più magico questo villaggio delle favole.


Kayserberg
Seconda tappa è il paesino di Kaysersberg. Il suo nome, in italiano, significa “Collina dell’Imperatore” e gli fu dato dopo il suo acquisto da parte di Federico II di Svevia, nel XIII secolo. Passeggiando per le stradine lastricate, tra le casette in legno, sembra di tornare indietro nel tempo. Kaysersberg fa parte della Strada dei Vini e le uve simbolo della città sono quelle importate in passato dalla città ungherese di Tokay, con cui si produce un ottimo Pinot grigio. A dominare l’abitato ci sono le rovine dell’antica fortezza; tra le attrazioni vi sono poi il ponte fortificato, la chiesa di Sainte Croix e la residenza di Albert Schweitzer, medico e filantropo – premio Nobel per la pace nel 1952 – che dedicò la sua vita ai lebbrosi.


Riquewhir
La terza tappa di questo minitour alsaziano è Riquewhir, luogo suggestivo e fiabesco che ha ispirato artisti da ogni parte del mondo, come il celebre Hayao Miyazaki, registra e produttore cinematografico giapponese che ha tratto ispirazione per Il Castello Errante di Howl , o gli animatori Disney per la scenografia di La Bella e la Bestia. E anche il nostro Cremonini ha subito il fascino di questo borgo, dove ha ambientato il video del suo pezzo Maggese. Il centro medievale è ricco di numerosi monumenti ma quello che affascina di più sono le fontane gorgoglianti, i nidi di cicogna che fanno capolino dai tetti, i vicoli su cui si affacciano casette a graticcio dai balconi fioriti, gli attrezzi in disuso che fungono da originali ornamenti per le pareti. Simbolo incontrastato della città è la Torre del Dolder (1291), che svolgeva la tripla funzione di porta d’accesso, torre campanaria, torre di guardia; Dolder in alsaziano significa “il punto più in alto” e con i suoi 25 metri di altezza la torre costituiva un ottimo punto di osservazione e di difesa in caso di attacco da parte dei nemici. La torre è a doppia faccia: arrivando dal centro del paese si presenta come un’abitazione a quattro piani con fiori e decorazioni in legno, all’esterno della cinta muraria appare invece come un’imponente struttura difensiva con strette feritoie. Poco oltre si trova la Porta Alta costruita nel XVI secolo per rinforzare le difese militari della città; anticamente era dotata di un ponte levatoio di cui si può vedere ancora oggi parte della struttura. Interessante anche la Torre dei Ladri, realizzata intorno al 1550. Numerose sono le case inserite nell’elenco dei Monumenti Storici di Riquewihr e vale la pena scoprirle girando per i vicoli; la Maison du Vigneron (detta anche Grattacielo) risalente al XVI secolo, la Maison dite Au Bouton d’or (del Bottone dorato), la Maison del notabile Dieffenbach e la Maison du Maire Eberlin. Tra i maggiori edifici religiosi figurano la Chiesa di Notre-Dame de Riquewihr, la Chiesa cattolica di Santa Margherita e la Chiesa protestante di Santa Margherita.


Bergheim
La quarta tappa è Bergheim, la città murata dell’Alsazia dove, più che in altri luoghi, durante l’Inquisizione ci fu una spietata caccia alle streghe e vennero bruciate sul rogo 35 donne accusate di stregoneria. La visita della cittadina può iniziare con una passeggiata di 2km seguendo i bastioni lungo i Remparts XIVème Siecle percorrendo le mura e ammirando le porte medievali in stile gotico, come la Porte Haute. Tra le cose da vedere ci sono sicuramente la Chiesa di Bergheim, al cui interno si trovano dei piacevoli affreschi medievali raffiguranti San Giorgio, una scena della Passione, il Giardino degli Ulivi e i simboli dei quattro Evangelisti. Molto interessante è anche il Museo delle Streghe, in memoria della storia turbolenta (il museo è aperto dalle 14 alle 18, mercoledì/domenica in luglio e agosto, solo la domenica nel resto dell’anno).

Trovate tutte le foto dell’Alsazia nel mio spazio Flickr dedicato.
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